Torna a Cosa osservare questo mese    

 

Il Cielo di Dicembre 2023

 

 

in parole...

Sole | Luna | Pianeti | Costellazioni | Passaggi della ISS | Fenomeni del mese: 13-14/12 sciame meteorico delle Geminidi e 22/12 solstizio d’inverno

... e in numeri

Sole | Luna | Pianeti | Calendario dei principali fenomeni celesti di dicembre 2023 | Passaggi della ISS

 

Il cielo di dicembre 2023I dati si riferiscono alla latitudine di:
BOLOGNA: Lat 44° 30' 27" N, Long 11° 21' 5" E

 

Gli orari sono espressi in tempo civile locale.

-- Immagine: www.heavens-above.com/ --

 

Panoramica

 

Sole

-- Immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Garan_Sunrise.jpg --

Il Sole ritarda la sua levata mediamente di 42 secondi ogni giorno, così che alla fine del mese sorge 21 minuti più tardi rispetto al 1° dicembre.

 

 

-- Immagine: https://unsplash.com/photos/byqgHC0XFME, Photo by Jason Blackeye on Unsplash --

Il tramonto invece anticipa mediamente di 16 secondi ogni giorno fino all’11 dicembre, mentre ritarda in media di 30 secondi nei giorni successivi; alla fine del mese il Sole scende sotto l’orizzonte 8 minuti più tardi rispetto al 1° dicembre.

Al termine dei 31 giorni del dodicesimo mese dell’anno, abbiamo 13 minuti in meno di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di 9h06m il 1° dicembre, di 8h51m il 15 dicembre e di 8h53m il 31.

 

Torna all'indice

 

 

Luna

Il cielo di dicembre 2023 

-- Immagine: https://stellarium.org/it/  --

Il ciclo lunare parte martedì 5 dicembre con la Luna all’ultimo quarto; mercoledì 13 diventa nuova, mentre martedì 19 va al primo quarto; chiude il mese mercoledì 27 diventando piena.
Lunedì 4 dicembre la Luna si trova all’apogeo, il punto della sua orbita più lontano dalla Terra, mentre sabato 16 passa per il perigeo, il punto più vicino alla Terra.
Vediamo ora gli appuntamenti della Luna con stelle, ammassi e pianeti osservabili nel momento in cui si verificano, mentre per l’elenco completo degli eventi si rimanda al calendario a fine pagina.
Venerdì dicembre alle 5.00 in direzione sud-ovest, la Luna illuminata all’85% va in congiunzione con Polluce, la gigante arancione dei Gemelli che splende appena più sopra, mentre la mattina seguente, sabato 2, attorno alle 6.00, il nostro satellite si è spostato nel Cancro dove va in congiunzione con l’ammasso aperto del Presepe (M44) che brilla 3,9° più sotto in un alone lunare ancora intenso. Verso le 2.30 di lunedì 4 infine, il nostro satellite è imminente all’ultimo quarto e possiamo vederlo a est in congiunzione con la nana azzurra Regolo, l’astro principale del Leone che si trova 4° più sotto. Regolo ha la particolarità di essere quasi appoggiata all’eclittica. Il suo nome in latino significa “piccolo re” e lo deve al fatto che, trovandosi sul piano vicino al quale orbitano i pianeti, questi periodicamente sfilano davanti a essa come servitori che rendono omaggio al re.

 

 

Torna all'indice

 

 

Pianeti

Il cielo di dicembre 2023 

-- Immagine: www.storiedelcielo.it --

I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.

Dei quattro pianeti principali, Venere è la “stella” del mattino che giorno dopo giorno annuncia l’alba ancora ammantata di splendore mentre la sera, come una sentinella piena di luce, appare Giove che veglia per quasi tutta la notte. Saturno invece tramonta prima della mezzanotte, mentre Marte si lascia ancora desiderare.

 

Il cielo di dicembre 2023Venere continua a brillare sotto le sembianze di Lucifero, la “stella” del mattino. Il pianeta sorge infatti circa tre ore prima dell’alba rendendosi così visibile a est in quell’intervallo di tempo. Nonostante stia abbassando gradualmente la sua luminosità, Venere appare ancora splendente grazie alla sua magnitudine che si mantiene inferiore a -4. Nell’arco del mese in particolare passa da -4,19 a -4,04 magnitudini, mentre il suo diametro angolare si rimpicciolisce da 17,08” a 14,17”. Venere si trova nella costellazione della Vergine e lì sabato 9 dicembre la Luna va in congiunzione col pianeta, volgendo a esso un sottile spicchio illuminato al 15%. Lunedì 11 Venere si trasferisce nella Bilancia.
Il cielo di dicembre 2023 
 
Marte prosegue il suo cammino lungo lo zodiaco la cui meta è la costellazione dei Pesci, dove arriverà a maggio 2024 tornando finalmente a mostrarsi. In dicembre si muove fra le costellazioni estive dello Scorpione, dell’Ofiuco, in cui entra mercoledì 6, e del Sagittario di cui varca i confini domenica 31.
 
Il cielo di dicembre 2023Giove beneficia ancora dell’opposizione di novembre ed è così osservabile per quasi tutta la notte. Si affaccia dalla costellazione dell’Ariete e durante il mese la sua magnitudine aumenta da -2,81 a -2,59, valori che mantengono molto alto lo splendore del pianeta. Giove infatti non passa per nulla inosservato e si conferma un punto ben evidente in cielo dal diametro angolare di 47,87” che a fine mese scende a 44,02”. Venerdì 22 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, splende vicino alla Luna che volge al pianeta la sua estesa porzione illuminata all’80%..
 
Il cielo di dicembre 2023Saturno continua a dimorare nella costellazione dell’Aquario e possiamo vederlo per qualche ora dopo il tramonto in direzione sud-ovest. Il pianeta si sta lentamente allontanando dalla Terra e così lo vediamo sempre un po’ più piccolo e meno luminoso. Il suo diametro apparente che a inizio dicembre è di 16,90”, alla fine si riduce a 16,15”, mentre la sua luminosità cala da 0,87 a 0,95 magnitudini. La sera di domenica 17 possiamo vederlo qualche grado sopra la Luna che si presenta come una falce crescente illuminata al 27%.
Il cielo di dicembre 2023
 
Il cielo di dicembre 2023Dei pianeti osservabili al telescopio, Urano brilla insieme a Giove nella costellazione dell’Ariete. E’ anch’esso reduce dall’opposizione di novembre e possiamo così osservarlo dal tramonto fin quasi al mattino. Ha una magnitudine media di 5,68 e dimensioni apparenti medie di 3,74”. Sabato 23 dicembre la Luna ormai tondeggiante va in congiunzione con Urano e al tramonto la coppia, separata di appena 3°, appare a est già alta in cielo. Tuttavia la visione del pianeta, possibile almeno con un binocolo, risulta difficoltosa perché disturbata dall’alone lunare.
 
Il cielo di dicembre 2023Nettuno dopo un breve soggiorno nell’Aquario iniziato il 27 novembre, ritorna nei Pesci lunedì 11 dicembre mantenendosi sul confine tra le due costellazioni. Quasi di ottava magnitudine e con un diametro angolare di circa 2,5”, si offre all’osservazione dal tramonto quando è vicino alla culminazione, fino a circa mezzanotte. Domenica 17 la sua elongazione è di 90°, il che significa che le congiungenti Terra-Sole e Terra-Nettuno formano un angolo retto, configurazione planetaria chiamata quadratura. In particolare, essendo Nettuno a est del Sole, si dice che è in quadratura orientale e in questa circostanza, passa sul meridiano 6 ore dopo il Sole e si vede pertanto nella prima parte della notte. Martedì 19 infine Nettuno si trova in una stretta congiunzione con la Luna che inaugura il primo quarto.
 
Il cielo di dicembre 2023Mercurio si trova fino al 25 dicembre nella costellazione del Sagittario dove è di passaggio anche il Sole, dopodiché martedì 26 entra nell’Ofiuco. Nonostante a inizio mese – lunedì 4 – arrivi alla massima elongazione orientale la cui ampiezza è di 21,3°, Mercurio risulta particolarmente arduo da vedere. Quella che dovrebbe essere la migliore condizione di visibilità del pianeta, essendo alla massima distanza dal Sole da un punto di vista prospettico, non è in realtà una condizione sufficiente per garantirne la visione nel modo più agevole possibile. Occorre infatti anche un’inclinazione pronunciata dell’eclittica rispetto all’orizzonte e in dicembre l’eclittica è inclinata appena per consentire a Mercurio di apparire al tramonto qualche grado sopra l’orizzonte occidentale. In assenza di ostacoli in quella direzione, si può tentare, durante la prima settimana del mese, una brevissima osservazione di Mercurio che lunedì 4 è molto brillante con magnitudine -0,36. Successivamente non è più visibile perché sempre più vicino prospetticamente al Sole. Nel giorno del solstizio d’inverno, venerdì 22 dicembre, va in congiunzione inferiore con la nostra stella.
 
-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it --

 

Torna all'indice

 

 

 Costellazioni

Il cielo di dicembre 2023 

Le costellazioni che culminano in dicembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono l’Ariete, Perseo e l’Eridano.
La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 dicembre, mentre la figura qui sotto mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 del 1° dicembre alle 23.00 del 31.

-- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel --

 

Torna all'indice

  

 

Passaggi della ISS

Il cielo di dicembre 2023In dicembre la Stazione Spaziale Internazionale passa sopra le nostre teste nelle ore di buio 33 volte. I passaggi avvengono dopo il tramonto fino a venerdì 8 dicembre e, dopo un’interruzione di circa una settimana, riprendono venerdì 15 prima dell’alba. Con la premessa di verificare gli orari esatti a poche ore dall’evento, i passaggi notevoli per durata e luminosità, sono i seguenti. Verso le 17.30 di sabato 2 dicembre, la ISS con magnitudine -3,3 è visibile per quasi sei minuti fra le costellazioni del Bootes, del Drago, dell’Orsa Minore dove passa nei pressi della stella Polare, di Cassiopea, di Perseo dove transita vicino ad Algol, fino a tramontare nel Toro. Sempre alla stessa ora di lunedì 4, ancora più luminosa con -3,8 magnitudini, la ISS impiega quasi sette minuti per attraversare il cielo fra le costellazioni della Corona Boreale, di Ercole, del Cigno, di Pegaso dove incrocia Alpha And, la stella che unisce Pegaso ad Andromeda, dei Pesci per tramontare infine nella Balena. Verso le 7.00 di domenica 17 dicembre, la ISS ha magnitudine -3,2 e possiamo seguirla per oltre sei minuti e mezzo fra le stelle del Leone, della Chioma di Berenice, del Bootes, della Corona Boreale e di Ercole. Alla stessa ora di martedì 19 invece, la ISS più luminosa con -3,6 magnitudini, è visibile ancora per oltre sei minuti e mezzo fra le costellazioni del Cane Minore dove passa vicino a Procione, dei Gemelli non lontano da Polluce, dell’Orsa Minore, del Drago e del Cigno dove tramonta. Giovedì 21, sempre attorno alle 7.00, la ISS con -2,9 magnitudini percorre in sei minuti le costellazioni dei Gemelli, dell’Auriga e di Cefeo per tramontare nel Cigno vicino a Deneb. Domenica 31 infine, di nuovo verso le 7.00, per sei minuti splende con -3,7 magnitudini fra le stelle dei Gemelli, del Grande Carro dove sfiora Mizar, della Corona Boreale fino a tramontare nell’Ofiuco.
-- Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html --

 

Torna all'indice

 

 

Fenomeni del mese: 13-14/12 sciame meteorico delle Geminidi e 22/12 solstizio d’inverno

 

In dicembre l’appuntamento fisso non è soltanto col solstizio d’inverno, ma anche con lo sciame meteorico delle Geminidi, più intenso delle Perseidi d’agosto. Vediamo in dettaglio i due appuntamenti. 

 

 

Notte fra mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre: sciame meteorico delle Geminidi

Il cielo di dicembre 2023Dal 19 novembre al 24 dicembre è attivo lo sciame meteorico delle Geminidi che supera per intensità quello delle Perseidi, le famose lacrime di San Lorenzo che rigano le notti di metà agosto. Se al picco, di queste ultime ne possono cadere teoricamente fino a 100 all’ora, delle Geminidi ne possiamo contare, sempre in via teorica, fino a 120, un record uguagliato soltanto dalle Quadrantidi in gennaio. Le Perseidi, le Quadrantidi e le Geminidi sono i tre sciami meteorici più abbondanti in cui si imbatte la Terra durante il suo giro attorno al Sole. Ma se le prime due piogge meteoriche, così come le altre che si avvicendano durante l’anno, sono generate da comete, le Geminidi fanno eccezione perché il loro corpo progenitore è invece un asteroide: 3200 Phaethon del diametro di circa 5 km che passa al perielio ogni 524 giorni, avvicinandosi al Sole fino a 0,14 UA, ovvero fino a soli 21 milioni di chilometri, meno della metà di quanto faccia Mercurio quando arriva alla minima distanza dalla nostra stella!
Scoperto nel 1983, è stato chiamato Phaethon (Fetonte) come il figlio del Sole (il dio Helios dei Greci), proprio per l’avvicinamento estremo alla stella. A comporlo non sono dunque ghiaccio, roccia e polvere come avviene per le comete, ma roccia e metallo, ingredienti che richiedono una spiegazione diversa per la produzione delle minuscole particelle che aleggiano nello spazio e che al contatto con l’atmosfera terrestre si trasformano in stelle cadenti – le meteore – oppure in meteoriti se riescono a toccare il suolo.
Quando infatti una cometa si avvicina al Sole, il ghiaccio evapora sotto forma di gas inducendo anche frammenti rocciosi a staccarsi fino a formare una scia di polvere che, insieme a quella di gas ionizzato, accompagna la cometa e va anche a creare una regione che a ogni passaggio si arricchisce di detriti. Nel caso di Phaeton che, in quanto asteroide è privo di ghiaccio e non può emettere gas e dunque generare la scia di polvere, si è sempre pensato che riuscisse a produrla grazie alla sua superficie “friabile” per natura, la quale in prossimità del Sole si cuoce e si sgretola, un po’ come fa il letto di un fiume sottoposto a forte siccità. I ripetuti passaggi al perielio, oltre a formare la coda di polvere, vanno poi ad alimentare di detriti la regione da cui prendono vita le Geminidi. Ma a giugno 2023, nel quarantesimo anniversario della scoperta dell’asteroide, uno studio condotto dall’Università di Princeton utilizzando la Parker Solar Probe della NASA, ha svelato un meccanismo all’origine dello sciame meteorico completamente diverso. Fra gli scenari emersi, il più probabile sembra essere quello legato a un violento impatto avvenuto nel passato tra Phaeton e un asteroide più piccolo, che ha avuto come esito la formazione della nube di meteoroidi alla base delle Geminidi. Non un accrescimento graduale della regione spaziale dunque, ma una genesi pressoché istantanea. E mentre la ricerca a conferma dello studio prosegue, nella notte fra mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre, le stelle cadenti delle Geminidi saranno al massimo della loro intensità. Il radiante, il punto da cui sembrano sprigionarsi è situato nella costellazione dei Gemelli nei pressi di Castore (AR 7h24m, DEC +32.3°) e sorge poco dopo il tramonto, rimanendo sopra l’orizzonte fino all’alba. Abbiamo così a disposizione tutta la notte per catturare queste particolari stelle cadenti che sono anche molto luminose. Quest’anno poi il picco è a ridosso della Luna nuova, la quale pertanto non arreca alcun disturbo. Non ci resta allora che imbacuccarci per bene e andare a caccia di Geminidi!
Il cielo di dicembre 2023
-- Immagine: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it | https://www.amsmeteors.org/meteor-showers/meteor-shower-calendar/#Geminids --

 

Torna all'indice

 

Venerdì 22 dicembre: solstizio d’inverno

Il cielo di dicembre 2023L’inverno ha inizio fra le stelle del Sagittario. Circa a metà strada fra le deboli Mu e X Sgr, cade il solstizio invernale, il punto dell’orbita apparente del Sole più distante dall’equatore celeste in direzione sud. Nel primo giorno d’inverno la nostra stella ha la declinazione minima di -23°27’ e durante il suo moto diurno traccia sull’orizzonte l’arco più contenuto dell’anno. Alla latitudine di Bologna (44,5°N) il Sole raggiunge infatti un’altezza massima di 22° contro i 69° del solstizio d’estate. Questo implica che, giunto alla culminazione, il tratto celeste che deve percorrere prima di tramontare è molto più breve: il più breve dell’anno. Al solstizio d’inverno infatti sperimentiamo il giorno più corto dell’anno in termini di luce: la notte dura 15 ore e il dì solo 9.

Il cielo di dicembre 2023Quest’anno il primo giorno d’inverno scocca alle 4.27 di venerdì 22 dicembre e, alla latitudine di Bologna, il Sole rimane sopra l’orizzonte 8h50m, una durata che in realtà si mantiene su questo valore anche qualche giorno prima e qualche giorno dopo la data del 22. Gli antichi Romani dicevano: sol sistit – da cui la nostra parola solstizio – che significa “il sole si ferma”, perché la risalita dell’eclittica dopo averne toccato il punto più basso, non è istantanea ma richiede alcuni giorni e per questo il Sole sembra come rimanere sospeso in cielo.
Il parallelo terrestre di latitudine uguale alla minima declinazione del Sole (-23°27’) si chiama Tropico del Capricorno perché il Capricorno è stata la costellazione che ha ospitato il solstizio invernale per quasi tutto il I millennio a.C., mentre la parola “tropico” deriva dal greco trepein che ha che fare col verbo volgere, alludendo al movimento del Sole che inverte la rotta per risalire l’eclittica. Il fenomeno della precessione degli equinozi arretra di 1,4° al secolo i punti cardinali delle stagioni lungo l’eclittica, così che oggi troviamo il solstizio d’inverno nella costellazione che precede il Capricorno, ovvero nel Sagittario. Infine, fra i molteplici aspetti legati a questa stazione particolare del Sole, come nel giorno degli equinozi la nostra stella, intersecando l’equatore celeste, sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest, nei giorni dei solstizi, sorge e tramonta nei punti più distanti dell’anno dall’est e dall’ovest geografici. In particolare, alle latitudini italiane, nel primo giorno d’estate sorge quasi a nord-est e tramonta quasi a nord-ovest, mentre nel primo giorno d’inverno sorge quasi a sud-est (circa 122° in azimut contro i 115° dei Tropici) e tramonta quasi a sud-ovest (circa 237° in azimut contro i 244° dei Tropici).

Curiosità: se il solstizio d’inverno è il giorno più corto dell’anno, come mai si dice “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”? Il detto in realtà ha origini medievali quando il calendario in vigore era quello giuliano, voluto da Giulio Cesare nel 46 a.C. e che introduceva gli anni bisestili per compensare la durata dell'anno solare (quella reale) che è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi; negli anni infatti si produceva uno sfasamento significativo, specialmente per quel che riguardava le date degli equinozi e dei solstizi. Dato che 5h48m46s equivalgono all'incirca a 6 ore, in quattro anni si sarebbero accumulate le 24 ore in più che l'anno bisestile va a recuperare. Tuttavia gli 11 minuti e 14 secondi mancanti al raggiungimento delle 6 ore di arrotondamento, nei secoli si sarebbero percepiti e infatti a un certo punto, nel Medioevo, il solstizio cadeva più vicino al 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, che non al 21.
L'introduzione del calendario gregoriano nel 1582 ha poi corretto anche questo sfasamento ponendo una clausola alla regola dell'anno bisestile, ovvero che in corrispondenza dell'inizio del secolo, l'anno bisestile viene saltato. Un'ulteriore eccezione ha poi corretto ancora il conteggio lasciando bisestili quegli anni di inizio secolo divisibili per 400. In ogni caso a partire dal calendario gregoriano, il detto popolare non è più vero.

Il cielo di dicembre 2023
Il cielo di dicembre 2023
-- Immagine: https://globalnews.ca/news/3641908/earth-overshoot-day-2017/ | www.vialattea.net | www.storiedelcielo.it --

 

Torna all'indice

 

Dati osservativi

 

 Sole

ORARI DI ALBA E TRAMONTO ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA                               
 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
 VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM
Sorge 07.30 07.31 07.32 07.33 07.35 07.36 07.37 07.38 07.39 07.39 07.40 07.41 07.42 07.43 07.44 07.44 07.45 07.46 07.46 07.47 07.47 07.48 07.48 07.49 07.49 07.50 07.50 07.50 07.50 07.51 07.51
Tramonta  16.36 16.36 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.34 16.34 16.34 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.36 16.36 16.36 16.37 16.37 16.38 16.38 16.39 16.39 16.40 16.41 16.41 16.42 16.43 16.44
-- Fonte: USNO Data Services --

 

Torna all'indice

 

 

 Luna

  FASI LUNARI
  Ultimo Quarto Nuova Primo Quarto Piena
 
  5
Dicembre
12
Dicembre
19
Dicembre

27
Dicembre

Ora fase 06.49 24.32 20.39 01.33
Sorge 24.27 07.20 12.23 16.46
Tramonta 13.04 15.47 24.18 08.37
 -- Fonte: USNO Data Services --

 

  PERIGEO E APOGEO LUNARI
  Apogeo Perigeo
 
  4
Dicembre
16
Dicembre
Ora 19.41 19.52
Distanza 404.347 km 367.899 km
 -- Fonte: astronomia.cloud –-

 

Torna all'indice

 

 

 Pianeti

VENERE 

 1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Vergine Bilancia Bilancia
Sorge  03.42 04.13 04.50
Transita  09.14 09.23 09.37
Tramonta  14.45 14.31 14.23
Magnitudine  -4,19 -4,11 -4,04
Diametro  17,08" 15,54" 14,17"
Percentuale illuminata  68% 73% 78%
Distanza dalla Terra al transito  0,977 UA 1,074 UA 1,178 UA
Visibilità indicativa del pianeta  Per più di tre ore prima dell’alba Per tre ore prima dell’alba Per quasi tre ore prima dell’alba
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.heavens-above.com --

 

MARTE

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Scorpione Ofiuco Sagittario
Sorge  07.13 07.09 07.02
Transita  11.46 11.34 11.22
Tramonta  16.19 15.59 15.43
Magnitudine  1,31 1,34 1,36
Diametro  3,74" 3,79" 3,86"
Percentuale illuminata  100% 100% 100%
Distanza dalla Terra al transito  2,503 UA 2,470 UA 2,426 UA
Visibilità indicativa del pianeta  Non visibile Non visibile Non visibile
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.nasa.gov/feature/how-the-webb-telescope-will-explore-mars --

 

GIOVE

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Ariete Ariete Ariete
Sorge  15.00 14.02 12.58
Transita  21.53 20.54 19.49
Tramonta  04.50 03.50 02.45
Magnitudine  -2,81 -2,72 -2,59
Diametro  47,87" 46,22" 44,02"
Percentuale illuminata  100% 100% 99%
Distanza dalla Terra al transito  4,119 UA 4,265 UA 4,478 UA
Visibilità indicativa del pianeta  Dal tramonto fin quasi alle cinque (11,5H) Dal tramonto fin quasi alle quattro (10,5H) Dal tramonto fin quasi alle tre (9,5H)
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.nytimes.com/2022/08/23/science/james-webb-telescope-jupiter-galaxies.html --

 

SATURNO

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Aquario Aquario Aquario
Sorge  12.37 11.44 10.43
Transita  17.48 16.56 15.58
Tramonta  23.00 22.09 21.13
Magnitudine  0,87 0,91 0,95
Diametro 16,90" 16,52" 16,15"
Percentuale illuminata  100% 100% 100%
Distanza dalla Terra al transito  9,836 UA 10,059 UA 10,290 UA
Visibilità indicativa del pianeta Dal tramonto alle 23.00 circa (6H) Dal tramonto alle 22.00 circa (5H) Dal tramonto alle 21.00 circa (4H)
-- Fonti: Stellarium | USNO Data Services --
-- Immagine: www.gizarastro.it/Immagini.html --

 

Torna all'indice

 

 

Calendario dei principali fenomeni celesti di dicembre 2023

GIORNO ORA EVENTO
VEN 1 05.00 Congiunzione Luna – Polluce 1,6°S
SAB 2 06.08 Congiunzione Luna – Presepe (M44) 3,9°N
LUN 4 02.18 Congiunzione Luna – Regolo 4,0°N
    15.21 Mercurio alla massima elongazione est 21,3°
    19.41 Luna all’apogeo 404.347 km
MAR 5 06.49 Luna all’ultimo quarto
VEN 8 15.45 Congiunzione Luna – Spica 2,2°N, visibile prima dell’alba a est.
SAB 9 17.53 Congiunzione Luna – Venere 3,6°S, visibile prima dell’alba a est.
MER 13 00.32 Luna nuova
    07.46 Mercurio stazionario moto retrogrado
GIO 14 17.25 Sciame meteorico delle Geminidi (ZHR 120)
SAB 16 19.52 Luna al perigeo 367.899 km
DOM 17 04.43 Nettuno in quadratura orientale
LUN 18 00.00 Congiunzione Luna – Saturno 2,5°S, visibile fino alle 21.00 del 17 a ovest.
MAR 19 14.14 Congiunzione Luna – Nettuno 1,3°S, visibile dopo il tramonto a sud.
    20.39 Luna al primo quarto
VEN 22 04.27 Solstizio d’inverno
    15.22 Congiunzione Luna – Giove 2,6°N, visibile dopo il tramonto a sud-est.
    19.44 Mercurio in congiunzione inferiore
SAB 23 15.51 Congiunzione Luna – Urano 2,8°N, visibile dopo il tramonto a est.
DOM 24 09.13 Congiunzione Luna – Pleiadi 1,0°S (occultazione), visibile dopo il tramonto a est, non più in occultazione.
MER 27 01.33 Luna piena
GIO 28 13.28 Congiunzione Luna – Polluce 1,7°S, visibile dopo il tramonto a est.
VEN 29 14.31 Congiunzione Luna – Presepe (M44) 3,7°N, visibile dopo il tramonto a est.
DOM 31 01.51 Giove stazionario moto diretto
    10.32 Congiunzione Luna – Regolo 3,8°N, visibile dalle 22.00 a est.
-- Fonte: astronomia.cloud | Stellarium

 

Torna all'indice

 

 

 Passaggi della ISS

Il cielo di dicembre 2023In tabella si segnalano i passaggi della ISS a intervalli di un’ora fino all’8 e di 50 minuti.
Gli orari esatti dei transiti possono essere verificati registrandosi sul sito www.heavens-above.com oppure osservando la posizione in tempo reale sul sito http://www.n2yo.com/.
Le scritte evidenziate indicano i transiti più brillanti della Stazione (m > -3,0), mentre quelle in corsivo indicano i passaggi più lunghi (> 5 minuti).

Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html

 

Fascia oraria    PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (ISS)
 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM
04.45-05.35 - - - - - - - - - - - - - - - - - - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS
05.35-06.25 - - - - - - - - - - - - - - - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS -
06.25-07.15 - - - - - - - - - - - - - - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS
17.00-17.50 - ISS - ISS - ISS - ISS - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
17.50-18.40 ISS - ISS - ISS - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
18.40-19.30 - ISS - ISS - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
-- Fonte: Heavens-Above, epoca 21/11/2023 --

 

Torna all'indice

 

Torna a Cosa osservare questo mese