Torna a Cosa osservare questo mese

 

Il Cielo di Dicembre 2019 

 

 in parole (panoramica)...

Sole | Luna | Pianeti | Costellazioni | Passaggi della ISS | Fenomeno del mese: Solstizio d'inverno

... e in numeri (dati osservativi)

Sole | Luna | Pianeti | Calendario dei principali fenomeni celesti di dicembre 2019 | Passaggi della ISS

 

Il cielo di dicembre 2019I dati si riferiscono alla latitudine di:
BOLOGNA: Lat 44° 30' 27" N, Long 11° 21' 5" E

 Gli orari sono espressi in tempo civile locale.

-- Immagine: www.heavens-above.com/ --

 

Panoramica

 

Sole

Il Sole ritarda la sua levata mediamente di 42 secondi ogni giorno così che all’alba del 15 dicembre abbiamo 14 minuti di luce in meno rispetto all’1 e altri 7 rispetto al 15.
Complessivamente il 31 dicembre il Sole sorge 21 minuti dopo rispetto al 1° dicembre.

Il tramonto invece anticipa ogni giorno mediamente di 4 secondi fino al 15 dicembre, mentre dal 16 in prossimità del solstizio invernale, ritarda la sua discesa sotto l’orizzonte di 32 secondi ogni giorno; in particolare, il 15 del mese il Sole tramonta 1 minuto prima rispetto all’1, mentre il 31 tramonta 9 minuti più tardi rispetto alla metà del mese.
Complessivamente, il 31 di dicembre il Sole tramonta 8 minuti dopo rispetto al 1° Dicembre.

Al termine dei 31 giorni dell’ultimo mese dell’anno, abbiamo 13 minuti in meno di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di 09h06m il 1° dicembre, di 08h51m il 15 dicembre e di 08h53m il 31.

Il 26 dicembre infine si verifica un’eclissi solare anulare. Il suggestivo fenomeno però non è visibile dall’Italia, ma da alcuni Paesi mediorientali e asiatici come l’Arabia Saudita, l’India, lo Sri Lanka e Singapore. Per vedere un’eclissi anulare in Italia dobbiamo pazientare molto… fino al 2059.

 

Torna all'indice

 

 

 Luna

Il cielo di dicembre 2019

Il ciclo lunare parte il 4 dicembre con la Luna al primo quarto; il 12 diventa piena, mentre il 19 si presenta all’ultimo quarto; chiude infine il mese come Luna nuova il 26.
Il 5 dicembre, la Luna illuminata per metà, è alla massima distanza dalla Terra, ovvero all’apogeo, mentre il 18 passa al perigeo, il punto della sua orbita più vicino a noi. Il perigeo di dicembre è anche quello più distante dell’anno. Infatti i punti di massima e minima distanza della Luna dalla Terra non assumono mai esattamente gli stessi valori. Il motivo si deve al fatto che l'orbita della Luna risente dell'effetto gravitazionale degli altri componenti del Sistema Solare, ma soprattutto del Sole che con la sua massa gigantesca che è quasi 29 milioni di volte più grande di quella della Luna, perturba l'orbita del nostro satellite più di tutti i pianeti, facendo sì che anche i punti di minima e massima distanza dalla Terra non cadano mai esattamente nella stessa posizione. I loro valori pertanto non sono costanti, ma oscillano a loro volta fra un massimo e un minimo. Il perigeo lunare del 18 dicembre è al suo valore massimo dell’anno che ammonta a 370.258 km, contro i 356.761 km del perigeo minimo, ovvero è più distante da quest’ultimo di 13.497 km.
Vediamo ora quali sono gli accostamenti più ravvicinati del nostro satellite a stelle e pianeti che danno luogo a congiunzioni, occultazioni o raggruppamenti.
La prima settimana di dicembre vede la Luna incontrare i pianeti, in particolare Nettuno il 4 e Urano l’8, ma in entrambi i casi la congiunzione avviene di giorno. Occorre attendere il tramonto del Sole per vedere il nostro satellite ancora abbastanza vicino a questi due pianeti che, lo ricordiamo, non sono visibili a occhio nudo.
Nella seconda decade di dicembre, tra la fase piena e l’ultimo quarto, sono le stelle le protagoniste degli incontri con la Luna, anche se di tutti, soltanto uno è osservabile nel momento in cui avviene e si tratta della congiunzione con Regolo, la stella principale del Leone che ha la particolarità di essere quasi appoggiata all’eclittica. Il suo nome in latino significa “piccolo re” e lo deve al fatto che, trovandosi sul piano vicino al quale orbitano i pianeti, questi periodicamente sfilano davanti alla stella come servitori che rendono omaggio al re. La Luna, quasi oscurata per metà, porta il suo omaggio il 17 dicembre poco prima dell’alba.
Tutti gli altri appuntamenti stellari cadono di giorno oppure di notte sotto l’orizzonte ma, anche se ci è preclusa la visione nel momento esatto in cui succedono, li elenchiamo ugualmente perché nelle congiunzioni, la Luna è un utile indicatore delle stelle presso cui si trova e aiuta così a orientarsi qualora si abbia poca dimestichezza col firmamento oppure siamo in presenza di un cielo parzialmente rannuvolato. L’11 dicembre la Luna ormai quasi piena, incontra e occulta le Iadi, uno dei due ammassi aperti del Toro insieme alle Pleiadi; lo stesso giorno si congiunge poi alla Gigante Rossa Aldebaran, l’occhio del Toro e astro principale della costellazione. Il 14 si trova invece nei Gemelli dove si avvicina a Polluce fino a 6°, uno stacco importante dovuto al fatto che la stella è piuttosto distante dall’eclittica. Il giorno successivo, 15 dicembre, la Luna è nel Cancro e occulta l’ammasso aperto del Presepe o M44. Il 17 come abbiamo visto tocca invece a Regolo congiungersi al nostro satellite e per finire il 20 dicembre, la Luna illuminata per metà, incontra la Gigante azzurra Spica, la stella più luminosa della costellazione della Vergine.
Nell’ultima settimana di dicembre, sono i pianeti che tornano a essere interessati dai passaggi lunari. Non ci sono congiunzioni visibili nell’orario in cui si verificano, ma anche in questo caso, calendario alla mano, la Luna può essere usata per identificare i pianeti che le stanno accanto. Prima dell’alba del 23 dicembre possiamo così sapere che appena più a ovest del sottile spicchio lunare, brilla Marte, il pianeta rosso. Il giorno successivo, 24 dicembre, vigilia di Natale, la Luna sovrasta un altra luce color rubino: è Antares, la Supergigante Rossa nonché stella principale dello Scorpione e unica eccezione nella settimana di accostamenti ai pianeti. Antares è considerata la rivale di Marte, come suggerisce la sua etimologia e il motivo sta nel fatto che può essere confusa col pianeta, perché con esso condivide non solo il colore, ma anche la posizione vicina all’eclittica, nonché la luminosità. Vale la pena cogliere l’occasione della presenza di Marte nei dintorni di Antares proprio per osservare insieme i due oggetti celesti esteticamente così simili. L’accostamento massimo si avrà il 17 gennaio 2020 quando Marte sarà nello Scorpione e si congiungerà ad Antares, permettendo così un confronto ancora più diretto. Il 28 dicembre possiamo invece vedere la Luna emergere dalla fase nuova e avvicinarsi a Venere con cui va in congiunzione la notte del 29 ma sotto l’orizzonte. Chiude il mese e anche questo 2019, una nuova congiunzione con Urano il 31 dicembre dove il pianeta, visibile al telescopio, sovrasta una Luna ormai prossima al primo quarto.

-- Immagine: https://stellarium.org/it

 

 Torna all'indice

 

 

 Pianeti

Il cielo di dicembre 2019

-- Immagine: www.storiedelcielo.it --

 

I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.

Per quanto riguarda la visibilità dei quattro pianeti principali, nel mese di dicembre dobbiamo accontentarci di vederne praticamente solo tre. Dobbiamo infatti rinunciare a Giove che il 27 va in congiunzione col Sole. Di fatto possiamo osservarlo mentre segue il Sole nel suo tramonto durante la prima decade di dicembre, poi i suoi orari di alba e tramonto coincidono sempre più con quelli della nostra stella così da finire immerso nella sua luce. Anche Saturno, che appare sempre a occidente al calare dell’oscurità, riduce man mano la sua presenza nel firmamento perché come Giove, sta andando verso il Sole con cui si congiungerà il 13 gennaio. Venere invece, l’ultimo pianeta ad accendersi dopo il tramonto e anch’esso sul versante ovest, prolunga progressivamente la sua visibilità. Infine, Marte è l’unico pianeta a oriente e sorge prima dell’alba; dei quattro è quello che si concede più a lungo con una media di due ore e mezza di permanenza sopra l’orizzonte, prima che la luce del giorno lo affievolisca fino a farlo svanire.

Il cielo di dicembre 2019Venere è la “stella” della sera e lentamente si sta riguadagnando un posto nelle ore di buio dopo la congiunzione superiore col Sole di metà agosto. La durata della sua visibilità va aumentando e mediamente si riesce a osservare il pianeta per più di un’ora e mezza. Quando la nostra stella lascia il posto alla notte, Venere appare a occidente nella costellazione del Sagittario dove dimorano anche Giove e Saturno. Con questi pianeti Venere forma un allineamento il 3 dicembre ponendosi al centro della triade diretta al tramonto. Giove è il più vicino all’orizzonte seguito appunto da Venere e in ultimo da Saturno che chiude la fila più a nord. Il giorno 11 Venere passa proprio vicino a Saturno col quale va in congiunzione prima dell’alba (v. Saturno). La coppia deve ancora sorgere, ma la si può osservare ancora unita dopo il tramonto del Sole sul versante occidentale. Il 20 dicembre Venere cambia costellazione e varca i confini del Capricorno che dal 28 ospita anche la Luna la quale il giorno successivo, 29 dicembre, va in congiunzione con Venere nel cuore della notte. Il momento più vicino a quello della congiunzione in cui osservare la coppia è la sera del 28.
Il cielo di dicembre 2019
Il cielo di dicembre 2019Marte inaugura il mese di dicembre entrando nella Bilancia dove rimane fino al 7 gennaio. Dei quattro pianeti principali è quello che si vede più a lungo con una permanenza media sopra l’orizzonte di due ore e mezza ed è anche quello “isolato”, nel senso che a differenza degli altri, si presenta a oriente sorgendo un po’ prima del Sole. L’1 dicembre, se abbiamo il versante est sgombro da ostacoli, possiamo osservarlo in un bell’allineamento con Mercurio e Spica, la stella più brillante della Vergine e la sedicesima della volta celeste dopo il Sole. Come per Venere, anche Marte occupa la posizione centrale della triade, mentre Mercurio è la luce più vicina all’orizzonte e Spica quella più a nord, di colore azzurro chiaro. L’ultimo appuntamento di dicembre che riguarda Marte è la sua congiunzione con la Luna il giorno 23. Il pianeta rosso brilla accanto alla porzione non illuminata del disco lunare, ormai prossimo alla fase nuova.
Il cielo di dicembre 2019
Il cielo di dicembre 2019Giove si trova nel Sagittario, costellazione in cui si è trasferito a novembre dopo aver trascorso quasi un anno nell’Ofiuco. Dicembre 2019 è il mese in cui dobbiamo separarci per un po’ dal gigante del Sistema Solare perché il 27 Giove va in congiunzione col Sole. Ciò significa che quest’ultimo si interpone fra la Terra e il pianeta col risultato di nasconderlo. Il congedo tuttavia non deve allarmare i nostalgici perché, grazie alla stagione caratterizzata da una prevalenza di ore di buio, Giove torna ad affacciarsi sopra l’orizzonte nel giro di un mese. Questa volta però non possiamo attenderlo comodamente al tramonto del Sole, ma dobbiamo guadagnarci la sua visione alzandoci presto al mattino, perché Giove apparirà a est prima dell’alba sul finire di gennaio.
Per quel che riguarda dicembre invece riusciamo a vedere il pianeta durante la prima decade, anche se già faticosamente essendo particolarmente basso sull’orizzonte occidentale. Tuttavia se abbiamo la fortuna di non avere ostacoli nella sua direzione, il giorno 3, possiamo osservarlo allineato con Venere e Saturno che lo seguono nel tramonto (v. Venere).
Il cielo di dicembre 2019
Il cielo di dicembre 2019Saturno è stabile nel Sagittario e si concede mediamente per quasi un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole sul versante occidentale. E’ diretto verso la congiunzione con la nostra stella che avverrà il 13 gennaio e questo fa sì che lo si veda per un tempo sempre più ridotto. Ciò nonostante, in dicembre gli appuntamenti che lo coinvolgono sono tre. Il primo è l’allineamento con Venere e Giove il giorno 3 (v. Venere) dove Saturno è il pianeta più settentrionale che chiude la triade discendente. L’11 invece va in congiunzione con Venere prima dell’alba quando entrambi i corpi celesti sono ancora sotto l’orizzonte; attendendo però il trascorrere del giorno, possiamo vedere al tramonto la coppia ancora vicina sul versante occidentale. Infine Saturno va in congiunzione con la Luna ancora pressoché nuova, il 27 dicembre a metà giornata e in questo caso non basta attendere il tramonto del Sole per vederli vicini, perché quando il Sole tramonta Saturno e la Luna sono a filo dell’orizzonte occidentale, il che significa che la loro visione è limitata solo ad alcuni minuti e inoltre è possibile tentare la cattura celeste solo se la linea dell’orizzonte è completamente libera da ostacoli.

Dei restanti pianeti, osservabili solo al telescopio, Urano è stazionario nell’Ariete al confine con i Pesci e continua a beneficiare dell’effetto dell’opposizione del 28 ottobre, perché si lascia osservare dal tramonto del Sole, quando deve ancora culminare, fino a notte fonda. In dicembre lo attende un doppio appuntamento con la Luna con la quale va in congiunzione l’8 e il 31. Il giorno 8 sovrasta il nostro satellite che splende a metà strada fra il primo quarto e la fase piena, mentre il 31 Urano rimane a nord-ovest della metà cinerea del disco lunare che è ormai prossimo al primo quarto. In entrambe le date non possiamo assistere alla congiunzione nel momento in cui si verifica, ma la coppia si presenta vicina quando tramonta il Sole.

 

Il cielo di dicembre 2019Nettuno infine si mantiene nella costellazione dell’Acquario e possiamo vederlo nella porzione sud-occidentale del firmamento anch’esso dopo il tramonto del Sole e più o meno fino alla mezzanotte. Il 4 dicembre si trova in congiunzione con la Luna che quel giorno inaugura il primo quarto e offre al pianeta, 5° gradi più su, la sua metà oscura. Per vedere la coppia vicina dobbiamo attendere il tramonto del Sole, perché la congiunzione ha luogo al mattino. Come secondo e ultimo appuntamento del mese, l’8 dicembre Nettuno si trova in quadratura orientale, ovvero in quella configurazione in cui la triade Terra-Sole-Nettuno si dispone ad angolo retto col Sole che naturalmente fa da “perno”. All’atto pratico, ciò significa che il pianeta è visibile prima della mezzanotte e in particolare culmina sei ore dopo il Sole.
Mercurio inizia il mese di dicembre nella Bilancia che abbandona il giorno 12 quando fa una breve incursione nel settore stretto delle chele dello Scorpione da cui esce il 15 per entrare nell’Ofiuco. In questa costellazione zodiacale nel firmamento ma non “sulla carta”, Mercurio rimane fino al 27 quando chiude il mese entrando nel Sagittario.
Dopo il transito sul Sole dell’11 novembre, il pianeta più piccolo del Sistema Solare procede nel suo moto diretto, cioè da ovest verso est, e si lascia vedere prima dell’alba grossomodo fino al giorno del solstizio invernale. In particolare l’1 dicembre, se abbiamo l’orizzonte est libero da ostacoli, possiamo vederlo sorgere in coda a un allineamento che forma con Marte poco più sopra e con Spica (v. Marte), la stella principale della Vergine che guida la triade in salita fin quando la luce dell’alba non diventa dominante. Il 19 invece Mercurio passa al nodo discendente, ovvero nel punto dove la sua orbita interseca la nostra, l’eclittica, superato il quale si muove al di sotto di essa. Per finire il 30 dicembre raggiunge la massima distanza dal Sole, l’afelio, che equivale a circa 67 milioni d chilometri contro i 46 milioni di quando è al perielio.
-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it --

 

 Torna all'indice

 

 

 Costellazioni

Le costellazioni che culminano in dicembre nella fascia oraria 21.00-24.00 sono l’Ariete, Perseo e l’Eridano.
La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 dicembre, mentre la figura seguente mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 dell’1 dicembre alle 23.00 del 31.

Il cielo di dicembre 2019 

-- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel --

 

Torna all'indice

  

 

 Passaggi della ISS

Il cielo di dicembre 2019Nel mese di dicembre la Stazione Spaziale Internazionale passa sopra di noi durante le ore di buio 33 volte. I passaggi avvengono dopo il tramonto fino al 13 dicembre e, dopo un periodo di invisibilità di circa una settimana, la ISS riappare il 20 prima dell’alba. Ricordiamo inoltre che dal 20 luglio la Stazione ospita il nostro astronauta Luca Parmitano, che come italiano assume per la prima volta il ruolo di comandante della ISS. Luca è impegnato nella missione Beyond e come di consueto cogliamo l’occasione per salutarlo e augurare a lui e al suo team un buon soggiorno nello spazio oltre che naturalmente un buon lavoro.

-- immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Luca_Parmitano_EMU.jpg --

 

Torna all'indice

  

 

Fenomeno del mese: Solstizio d'inverno

 

Il cielo di dicembre 2019Tradizionalmente il 21 dicembre è il giorno del solstizio d’inverno, ossia il momento in cui il Sole (in realtà è la Terra) si trova in quel punto della sua orbita, l’eclittica, maggiormente distante dall’equatore celeste, quest’ultimo essendo la proiezione sulla volta celeste del nostro equatore.

Il piano dell’eclittica è infatti inclinato di 23° 27’ rispetto al piano dell’equatore, e quando il Sole raggiunge il punto di massima inclinazione, 23° 27’ sotto l’orizzonte, siamo in presenza del giorno più corto dell’anno.
Non sempre però questo momento capita il 21 dicembre, ma il solstizio d'inverno può anche cadere il giorno dopo.
Il motivo è legato all'introduzione degli anni bisestili che vanno a compensare le circa 24 ore che ogni quattro anni il calendario civile di 365 giorni, perde proprio per via dell'arrotondamento della durata dell'anno a un numero intero di giorni. Infatti, il tempo realmente impiegato dalla Terra per compiere un giro attorno al Sole, in particolare per tornare all'equinozio, è di 365 giorni, 5 ore e 48 minuti e si chiama anno tropico o solare. L'anno civile è dunque più corto di circa 6 ore rispetto all'anno tropico e questo fa sì che in quattro anni accumuliamo un ritardo di circa 24 ore; da qui l'idea del recupero attraverso l'introduzione degli anni bisestili di 366 giorni e che dobbiamo a Giulio Cesare. Questa correzione comporta che il solstizio d'inverno, così come l'equinozio di primavera, non abbia una data fissa ma cada fra il 21 e il 22 dicembre. Per quanto riguarda invece l'orario in cui la Terra raggiunge il solstizio, occorre tenere conto anche del fenomeno della precessione degli equinozi, dovuto al fatto che l'asse terrestre non mantiene costante la sua direzione, ma si comporta come l'asse di una trottola, ovvero durante la sua rotazione disegna un cono che completa in poco meno di 26.000 anni. Questa variazione di inclinazione si traduce in un anticipo (precessione) dell'istante in cui la Terra raggiunge il punto equinoziale di 20 minuti l'anno, dove il calcolo è riferito alla posizione della Terra rispetto alle stelle che, per la loro grande distanza, si possono considerare fisse. L'azione combinata della sincronizzazione anno civile-anno tropico e della precessione degli equinozi, implica le variazioni di data e orario anche del primo giorno d'inverno. Precisiamo infine che, mentre questo aggiustamento mantiene gli equinozi e i solstizi in un intervallo limitato di date, nessun effetto ha invece sulle stelle che fanno da sfondo ai momenti che segnano le stagioni. L'anticipo di 20 minuti l'anno rispetto alle stelle, comporta infatti che nel tempo le costellazioni che ospitano equinozi e solstizi cambino. Se nel 500 a.C. il solstizio d'inverno cadeva nella costellazione del Capricorno, oggi risiede fra le stelle del Sagittario.
Quest’anno il Sole è alla distanza massima di – 23° 27’ dall’equatore celeste alle 05.19 del 22 dicembre, istante del solstizio d’inverno astronomico che inaugura ufficialmente la stagione invernale.
Dopo il 21 di dicembre invece il Sole inizia il suo lento avvicinamento all’equatore celeste, aumentando così la sua permanenza al di sopra dell’orizzonte; in altre parole i giorni si allungano in termini di luce.
La parola solstizio infine deriva dal latino sol sistit che significa il sole si ferma perché in quel punto la nostra stella sembra fermarsi per poi lentamente tornare a salire (o a scendere nel caso del solstizio d’estate).

Curiosità: se il solstizio d’inverno è il giorno più corto dell’anno, come mai si dice “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”? Il detto in realtà ha origini medievali quando il calendario in vigore era quello giuliano, voluto da Giulio Cesare nel 46 a.C. e che introduceva gli anni bisestili per compensare la durata dell'anno solare (quella reale) che è di 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi; negli anni infatti si produceva uno sfasamento significativo, specialmente per quel che riguardava le date degli equinozi e dei solstizi. Dato che 5h48m46s equivalgono all'incirca a 6 ore, in quattro anni si sarebbero accumulate le 24 ore in più che l'anno bisestile va a recuperare. Tuttavia gli 11 minuti e 14 secondi mancanti al raggiungimento delle 6 ore di arrotondamento, nei secoli si sarebbero percepiti e infatti a un certo punto, nel Medioevo, il solstizio cadeva più vicino al 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, che non al 21.
L'introduzione del calendario gregoriano nel 1582 ha poi corretto anche questo sfasamento ponendo una clausola alla regola dell'anno bisestile, ovvero che in corrispondenza dell'inizio del secolo, l'anno bisestile viene saltato. Un'ulteriore eccezione ha poi corretto ancora il conteggio lasciando bisestili quegli anni di inizio secolo divisibili per 400. In ogni caso a partire dal calendario gregoriano, il detto popolare non è più vero.

Il cielo di dicembre 2019
-- Immagini: www.vialattea.net --

 


Torna all'indice

 

Dati osservativi

 

 Sole

Immagine: www.media.inaf.it

ORARI DI ALBA E TRAMONTO ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA                               
 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
 DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR
Sorge 07.30 07.31 07.33 07.34 07.35 07.36 07.37 07.38 07.39 07.40 07.41 07.42 07.43 07.44 07.45 07.45 07.46 07.47 07.47 07.48 07.48 07.48 07.49 07.49 07.49 07.50 07.50 07.50 07.51 07.51 07.51
Tramonta  16.36 16.36 16.36 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.35 16.36 16.36 16.36 16.36 16.37 16.37 16.38 16.38 16.39 16.40 16.40 16.41 16.42 16.42 16.43 16.44
-- Fonte: U. S. Naval Observatory –-                                                              

 

Torna all'indice

 

 

 Luna

Immagine: www.media.inaf.it

FASI LUNARI    
Primo Quarto Piena Ultimo Quarto Nuova
     
  4 Dicembre 12 Dicembre 19 Dicembre 26 Dicembre
Ora fase 07.58 06.12 05.57 06.13
Sorge  13.15 16.59 23.54 07.58
Tramonta  24.17 07.42 12.52 16.58
 -- Fonte: U. S. Naval Observatory –-        

 

Immagine: www.media.inaf.it

PERIGEO E APOGEO LUNARI  
Apogeo Perigeo
 

5

Dicembre

18

Dicembre

Ora 05.09 21.30
Distanza  404.445 km 370.258 km
  -- Fonte: astrosurf.com/cosmoweb –-    

 

Torna all'indice

 

 

 Pianeti

VENERE 

Il cielo di dicembre 2019

-- Immagine: www.heavens-above.com --

 1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Sagittario Sagittario Capricorno
Sorge  09.48 10.00 09.57
Transita  14.04 14.25 14.43
Tramonta  18.21 18.50 19.31
Magnitudine  -3,9 -3,9 -3,8
Diametro  11,7" 12,3" 13,2"
Percentuale illuminata  89% 86% 82%
Distanza dalla Terra al transito  1,4357 UA 1,3664 UA 1,2803 UA
AR ore 23.00  18h31m01,0s 19h46m24,0s 21h08m15,0s
DE ore 23.00  -24°44'17" -23°00'29" -18°22'30"
Visibilità indicativa del pianeta  Per poco più di un’ora dopo il tramonto del Sole Per un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole Per poco più di due ore dopo il tramonto del Sole
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --    

 

MARTE

Il cielo di dicembre 2019

-- Immagine: www.heavens-above.com --

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Bilancia Bilancia Bilancia
Sorge  04.50 04.44 04.37
Transita  09.58 09.39 09.20
Tramonta  15.06 14.35 14.02
Magnitudine  1,7 1,7 1,6
Diametro  3,9" 4,1" 4,3"
Percentuale illuminata  97% 97% 96%
Distanza dalla Terra al transito  2,3855 UA 2,2987 UA 2,1891 UA
AR ore 23.00  14h23m32,3s 15h00m07,0s 15h43m33,4s
DE ore 23.00  -13°'35"53 -16°31'05" -19°22'19"
Visibilità indicativa del pianeta  Per due ore prima dell’alba del Sole Per due ore e mezza prima dell’alba del Sole Per due ore e mezza prima dell’alba del Sole
 -- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --    

 

GIOVE

Il cielo di dicembre 2019

-- Immagine: www.heavens-above.com --

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Sagittario Sagittario  Sagittario
Sorge  09.10 08.29 07.41
Transita  13.33 12.52 12.05
Tramonta  17.56 17.15 16.28
Magnitudine  -1,9 -1,8 -1,8
Diametro  32,0" 31,8" 31,7"
Percentuale illuminata  100% 100% 100%
Distanza dalla Terra al transito  6,1493 UA 6,2012 UA 6,2096 UA
AR ore 23.00  17h58m00,8s 18h11m46,3s 18h27m47,1s
DE ore 23.00  -23°17'56" -23°17'42" -23°11'39"
Visibilità indicativa del pianeta  Per tre quarti d’ora dopo il tramonto del Sole Non visibile Non visibile
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --   

 

SATURNO

-- Immagine: www.gizarastro.it/Immagini.html --

1

Dicembre

15

Dicembre

31

Dicembre

Costellazione Sagittario Sagittario Sagittario
Sorge  10.23 09.34 08.37
Transita  14.52 14.03 13.08
Tramonta  19.21 18.33 17.39
Magnitudine  1,4 1,4 1,4
Diametro  15,4" 15,3" 15,2"
Percentuale illuminata  100% 100% 100%
Distanza dalla Terra al transito  10,0373 UA 10,0360 UA 10,9948 UA
AR ore 23.00  19h17m07,4s 19h23m28,7s 19h31m16,4s
DE ore 23.00  -22°09'48" -21°58'43" -21°43'40"
Visibilità indicativa del pianeta Per due ore dopo il tramonto del Sole Per un’ora e mezza dopo il tramonto del Sole Per pochi minuti dopo il tramonto del Sole
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel, orari da U. S. Naval Observatory --   

 

Torna all'indice

 

 

 Calendario dei principali fenomeni celesti di dicembre 2019

 GIORNO ORA EVENTO
1 06.15 Allineamento Mercurio, Marte e Spica
3 17.30 Allineamento Giove, Venere e Saturno
4 07.58 Luna al primo quarto
4 11.46 Congiunzione Luna – Nettuno 4,9°S (n.v.). Coppia visibile dal tramonto.
5 05.09 Luna all’apogeo 404.445 km
8 09.00 Nettuno in quadratura orientale
8 10.54 Congiunzione Luna – Urano 5,4°S (n.v.). Coppia visibile dal tramonto.
11 05.35 Congiunzione Venere - Saturno 1,8°S (n.v.). Coppia visibile dopo il tramonto.
11 08.19 Congiunzione Luna – Iadi (Delta Tau) 0,6°N (occultazione) (n.v.). Coppia visibile prima dell'alba.
11 12.46 Congiunzione Luna - Aldebaran 2,2°N (n.v.). Coppia visibile dopo il tramonto.
12 06.12 Luna piena
14 18.18 Congiunzione Luna – Polluce 6,0°S (n.v.). Coppia visibile dopo il tramonto.
15 16.53 Congiunzione Luna – Presepe (M44) 0,2°N (occultazione) (n.v.). Coppia visibile dopo il tramonto.
17 06.48 Congiunzione Luna – Regolo 3,2°N
18 21.30 Luna al perigeo 370.258 km
19 05.57 Luna all'ultimo quarto
19 21.45 Mercurio al nodo  discendente
20 22.16 Congiunzione Luna – Spica 7,3°N (n.v.). Coppia visibile nelle ore che precedono l'alba del 21.
22 05.19 Solstizio d'inverno
23 01.40 Congiunzione Luna – Marte 3,2°N (n.v.). Coppia visibile prima dell'alba.
24 08.37 Congiunzione Luna – Antares 6,5°N (n.v.). Coppia visibile prima dell'alba.
26 06.13 Luna nuova
26 06.18 Eclissi solare anulare (non visibile dall’Italia)
27 12.33 Congiunzione Luna – Saturno 2,1°S (n.v.)
27 19.06 Giove in congiunzione col Sole
29 02.35 Congiunzione Luna – Venere 1,4°S (n.v.). Coppia visibile dopo il tramonto del 28.
30 06.28 Mercurio all’afelio 0,466706 UA
31 23.24 Congiunzione Luna – Urano  4,5°S (n.v.). Coppia visibile dopo il tramonto.
-- fonte: astrosurf.com/cosmoweb | storiedelcielo.it –   

 

Torna all'indice

 

 

 Passaggi della ISS

Il cielo di dicembre 2019In tabella si segnalano i passaggi della ISS per fasce orarie di un'ora e un quarto.
Gli orari esatti dei transiti possono essere verificati registrandosi sul sito www.heavens-above.com oppure osservando la posizione in tempo reale sul sito http://www.n2yo.com/.
Le scritte evidenziate indicano i transiti più brillanti della Stazione (m > -3,0), mentre quelle in corsivo indicano i passaggi più lunghi (> 5 minuti).

Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html

 

Fascia oraria    PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (ISS)
 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR
04.45-06.00 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS
06.00-07.15 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS - ISS -
17.00-18.15 ISS - ISS - ISS - ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS - - - - - - - - - - - - - - - - - -
18.15-19.30 ISS ISS ISS ISS ISS ISS ISS - ISS - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

 

Torna all'indice

 

Torna a Cosa osservare questo mese