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OFIUCO

Ophiuchus, Ophiuchi

Oph

 

 

05 - Ofiuco (scienza)

La costellazione dell'Ofiuco e la sua rappresentazione mitologica.     
Immagine: www.stellarium.org

L’Ofiuco è una costellazione alquanto dilatata, è l’11ma per estensione con 948 gradi quadrati. L’ampio spazio che l’occhio deve percorrere per vederla nel suo insieme, unito al fatto che poche e deboli sono le sue stelle, fa sì che non sia immediatamente reperibile nel firmamento. Ci sono però tre stelle luminose che formano un triangolo dentro il quale cade l’Ofiuco ed è quello formato da Altair nell’Aquila, Arturo nel Bootes e Antares nello Scorpione. In realtà in questo grande triangolo cade anche la costellazione del Serpente la quale, proprio dall’Ofiuco è interrotta. L’Ofiuco è infatti colui che tiene il serpente. In greco ophis significa serpente ed echo tenere. Per i Romani era il Serpentario e l’immagine associata alle stelle è proprio quella di un uomo che stringe fra le mani un rettile.

 

05 - Ofiuco (scienza)

Nel triangolo formato da Altair, Arturo e Antares, cade la costellazione dell’Ofiuco.     
Immagine: www.stellarium.org

 

Le stelle principali dell’Ofiuco sono solo sei, di seconda e terza magnitudine; si dispongono in una forma allungata e chiusa a nord da una specie di tetto. La prima a sorgere nell’anno è Kappa Oph di magnitudine 3,15 a fine novembre, mentre l’ultima è Eta Oph di magnitudine 2,45 dopo la metà di dicembre. La costellazione impiega dunque quasi un mese per emergere interamente dall’orizzonte e da quel momento la sua alba avviene sempre prima. L’astro con cui si può considerare l’Ofiuco in culminazione è Eta, quello più meridionale, di magnitudine 2,45 che nel mese di luglio transita prima della mezzanotte. Alpha Ophiuchi invece è il più luminoso con 2,05 magnitudini e anche quello più a nord. Alpha Oph ha la sua levata eliaca all’inizio dell’ultima decade di novembre. 

 

Transito o culminazione 1 LUG 15 LUG 31 LUG Altezza sull'orizzonte m
 Eta Oph 23.45 22.49 21.47 +30° 2,45
Alpha Oph 00.13 23.14 22.11 +58° 2,05

 

Analizzando l’Ofiuco, si vede che nella sua parte meridionale passa l’eclittica e dunque la costellazione dovrebbe far parte dello Zodiaco. Invece storicamente questo non è avvenuto. Il motivo può essere duplice. Da un lato i confini delle costellazioni a cui ci riferiamo sono moderni e non sempre corrispondono esattamente a quelli degli antichi e nel caso particolare dell’Ofiuco, il suo piede sconfina nello Scorpione. In pratica, gli astri che lo punteggiano e che sono quelli interessati dal passaggio dell’eclittica, sono in comune con lo Scorpione. Dall’altro lato invece, il motivo può essere puramente geometrico. La fascia zodiacale venne infatti divisa in dodici settori di 30° ciascuno ai tempi dei primi oroscopi, ovvero nel VII-VI secolo a.C., e così facendo veniva rispettata la presenza ricorrente del numero 12 in astronomia (si pensi per esempio al periodo di rivoluzione della Terra, che naturalmente al tempo si credeva fosse quello del Sole, pari a 12 mesi o alla rotazione giornaliera che è di 12 + 12 ore).
Estromesso dunque un po’ a torto dalle costellazioni “baciate dal Sole”, l’Ofiuco si riscatta possedendo la stella più veloce del firmamento. E’ un astro che viaggia a 150 km/s e in un anno si sposta di 10 secondi d’arco, il che significa che in soli 350 anni ha percorso 1°, cioè due volte il diametro angolare della Luna. Si tratta di un moto proprio molto elevato rispetto allo standard stellare di 6 km/s. Complice di questa elevata velocità è indubbiamente la piccola distanza di 5,94 anni luce e lo scopritore di questo “fulmine del cielo” fu l’americano Edward Emerson Barnard, un uomo dalla vita incredibile e noto per la sua capacità visiva fuori dal comune; un po’ come la stella che scovò nel 1916 e che a lui deve il suo nome. La Stella di Barnard è infatti un puntino di appena 9,50 magnitudini fra Beta e 66 Oph. Questa bassissima luminosità si deve al fatto che la Stella di Barnard è una Nana Rossa, una stella fredda per via della piccola massa con cui è venuta alla luce e per questo poco splendente. Le Nane Rosse sono incredibilmente il tipo più comune di stelle, ma anche uno dei più difficili da avvistare.
Infine nell’Ofiuco troviamo molti ammassi globulari. Messier ne catalogò ben 7 che dal più luminoso al più debole sono: M62, M10, M12, M19, M14, M9, M107.


M62 di magnitudine 6,60 e a 22.500 anni luce da noi, è posto proprio sul confine con lo Scorpione e ha la particolarità di non essere perfettamente sferico. E’ infatti molto vicino al centro della Galassia, a circa 6.100 anni luce, e ne viene quindi leggermente deformato dalla gravità.

 

05 - Ofiuco (scienza)
L’ammasso globulare M62 nell’Ofiuco.  
Immagine: 2008 NASA, https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Messier_62_Hubble_WikiSky.jpg

Molto più vicino alla Terra è invece M10, che in virtù dei suoi 14.300 anni luce di distanza, uguaglia la magnitudine di M62. Si trova dentro la figura dell’Ofiuco a nord di Zeta Oph.

 

05 - Ofiuco (scienza)

L’ammasso globulare M10 nell’Ofiuco.  
Immagine: 2008 NASA, https://en.wikipedia.org/wiki/File:Messier_10_Hubble_WikiSky.jpg

 

Poco più sopra in direzione ovest, splende anch’esso con magnitudine 6,60 l’ammasso globulare M12, leggermente più distante, a 16.000 anni luce. Si presenta come una sfera dalle stelle meno concentrate del solito.

 

05 - Ofiuco (scienza)
L’ammasso globulare M12 nell’Ofiuco.  
Immagine: 1995 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0773.html

 

Scendendo di luminosità ma anche di declinazione, troviamo M19 a 28.000 anni luce da noi, ma più vicino al centro della Via Lattea rispetto a M62. 5.200 sono gli anni luce che li separano e come M62 risulta anch'esso deformato dall’attrazione gravitazionale che subisce. M19 è circa 4° a nord di M62 e la sua magnitudine è di 7,20.

 

05 - Ofiuco (scienza)
L’ammasso globulare M19 nell’Ofiuco.  
Immagine: 1997 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0567.html

 

Fra Eta e Beta Oph brilla con 7,60 magnitudini M14 e, a 30.000 anni luce da noi, è il più lontano degli ammassi globulari dell’Ofiuco registrati dall’astronomo francese.

 

05 - Ofiuco (scienza)
L’ammasso globulare M14 nell’Ofiuco.  
Immagine: 1998 Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0836.html

 

Ancora più debole con 7,90 magnitudini tocca a M9 farsi trovare nella regione a sud-est di Eta Oph. Anch’esso è molto distante da noi con 25.800 anni luce di distanza, ma è molto vicino al nucleo della Galassia rispetto al quale si posiziona a 5.500 anni luce.

 

05 - Ofiuco (scienza)
L’ammasso globulare M9 nell’Ofiuco.  
Immagine: 2009 NASA, https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Messier_9_Hubble_WikiSky_wfpc2_patched.jpg

 

Per finire a sud-ovest di Zeta Oph, la luce di M107 ci giunge da 20.900 anni luce con una magnitudine di 8,10, quasi quattro volte più spento di M62. E’ anche il terzultimo oggetto del catalogo di Messier, inserito solo nel 1947 da Helen Sawyer Hogg.

L’ultima pubblicazione di questa raccolta risale infatti al 1781 e terminava con M103. Gli ultimi sette oggetti sono stati aggiunti da vari studiosi fra il 1921 e il 1966, adducendo la giustificazione che, ad eccezione di M110, Messier li aveva già osservati. Non c’è alcuna testimonianza riguardo a questa affermazione, tuttavia oggi il catalogo di Messier ha ufficialmente 110 oggetti dal carattere nebuloso.

 

05 - Ofiuco (scienza)
L’ammasso globulare M107 nell’Ofiuco, aggiunto al catalogo di Messier da Helen Sawyer Hogg nel 1947.
Immagine: 2008 NASA, https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Messier_107_Hubble_WikiSky.jpg.

 

Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano l'Ofiuco sono il Sagittario, la Coda del Serpente, l'Aquila, Ercole, la Testa del Serpente, la Bilancia e lo Scorpione.

 

05 - Ofiuco (scienza)

Le costellazioni confinanti con l'Ofiuco: Sagittario, Coda del Serpente, Aquila, Ercole, Testa del Serpente, Bilancia e Scorpione.
Immagine: www.stellarium.org

     

 


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