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VERGINE

Virgo, Virginis

Vir

 

 

05 - Vergine (scienza)

La costellazione della Vergine.     
Immagine: www.stellarium.org

05 - Vergine (scienza)

La rappresentazione mitologica della costellazione della Vergine.
Immagine: www.stellarium.org

 

La Vergine è una costellazione molto estesa, è la seconda più grande della volta celeste, preceduta dall’Idra. I gradi quadrati che occupa sono 1.294 all’interno dei quali si distribuiscono una dozzina di stelle principali, la maggior parte delle quali sono di terza e quarta magnitudine. Quella che sicuramente costituisce l’identità della costellazione è Spica, che è la dodicesima stella più brillante del nostro emisfero. A 262 anni luce dalla Terra è una variabile di colore azzurro che splende con 0,95 magnitudini. Spica è una stella che vive in un sistema binario e oltre a essere molto calda – la sua superficie ha una temperatura di più di 20.000 gradi –  possiede anche una massa enorme, si parla di 10 masse solari. Ciò significa che il suo destino è quello di terminare la propria esistenza esplodendo come Supernova. E infatti Spica è una delle candidate più prossime alla Terra in questo senso. Oltretutto ha da poco lasciato la Sequenza Principale, ovvero ha già trascorso la maggior parte della sua vita, quella dove “viveva di idrogeno” e si sta avviando alle fasi di combustione successive, dove a bruciare sono gli elementi via via più pesanti a partire dall’elio e che proprio per questo motivo hanno una durata di gran lunga inferiore. Ad ogni modo anche se Spica sta bruciando le tappe, l’evento tanto spettacolare quanto per noi catastrofico è scongiurato per i prossimi milioni di anni, dunque la candidatura a Supernova non deve spaventarci.
Spica è una delle tre stelle che costituiscono il Triangolo di Primavera insieme ad Arturo nel Bootes e a Denebola nel Leone.

 

05 - Vergine (scienza)

L’asterismo del Triangolo di Primavera formato dalle stelle Arturo, Denebola e Spica.
Immagine: www.stellarium.org

 

Per localizzare la Vergine si può quindi partire da questa triade di stelle e volendo, ci si può ricordare che Spica culmina insieme a Mizar, la stella centrale del timone del Grande Carro. Individuata quest’ultima nel momento del transito, scendendo lungo la verticale del meridiano locale la prima stella luminosa che si incontra è Spica.

 

05 - Vergine (scienza)

Spica, la stella da cui partire per ricostruire la costellazione della Vergine, si può trovare servendosi del Triangolo di Primavera, di cui la stella ne è il vertice meridionale, oppure ricordandosi che culmina con la settentrionale Mizar, stella centrale del timone del Grande Carro.
Immagine: www.stellarium.org

 

L’Alpha della Vergine è anche la stella il cui passaggio al meridiano si può considerare rappresentativo di tutta la costellazione e maggio è il mese in cui il transito avviene prima della mezzanotte, come riportato in tabella.

 

Transito o culminazione 1 MAG 15 MAG 31 MAG Altezza sull'orizzonte m
Spica (Alpha) 00.04 23.05 22.02 +34° 0,95

 

Per il resto la Vergine è una costellazione zodiacale la cui levata eliaca inizia a fine settembre con Nu Virginis e termina a inizio novembre con Mu Virginis. La sua estensione richiede alle stelle più di un mese per affiorare completamente dall'orizzonte e divenire giorno dopo giorno protagoniste della notte. Spica ha la sua levata eliaca alla fine di ottobre.
Come abbiamo detto la Vergine è una costellazione dello Zodiaco e dunque di lì passa l’eclittica le cui stelle più prossime sono di nuovo Spica insieme a Beta Vir di magnitudine 3,55. Proprio vicino a quest’ultima cade l’equinozio d’autunno, ovvero il punto dove eclittica ed equatore celeste si intersecano dando il via alla stagione legata alla vendemmia, come del resto lo è la costellazione.

 

05 - Vergine (scienza)

Vicino a Beta Virginis cade l’equinozio d’autunno, il momento dell’anno in cui il Sole ha declinazione 0° 00’ 00”. In figura è mostrato quello del 2016 avvenuto il 22 settembre alle ore 16.06.
Immagine: www.stellarium.org

 

L’identificazione più frequente della Vergine è con Demetra, la dea della fertilità e dei campi. Essa tiene in mano Spica, la spiga di grano, ma un’altra stella porta invece il nome di Vendemmiatore. Vindemiatrix, di magnitudine 2,85 e che nella nomenclatura di Bayer è Epsilon Vir, era l’astro la cui levata eliaca nel IV secolo a.C. dava inizio alla raccolta dell’uva, mentre Gamma Vir, di magnitudine 3,40 e che a 39 anni luce dalla Terra è la più vicina a noi della costellazione, è conosciuta come Porrima che era la ninfa romana protettrice delle partorienti. Nella Vergine insomma è racchiuso il tema della fertilità e della vita più in generale, attributo che appartiene anche al vino, sostanza associata alla vitalità per gli effetti che può produrre se consumata in grandi quantitativi.
Dal fatto che nella Vergine cade l’equinozio d’autunno, capiamo che nella costellazione passa anche l’equatore celeste. Se si vuole avere un’idea di dove sta il cerchio massimo, occorre localizzare Zeta ed Eta Virginis che si trovano una quarantina di primi sotto di esso.
E per finire c’è un’altra caratteristica della Vergine che non fa che confermarne l’associazione con la fertilità: fra Vindemiatrix, Porrima e Beta Virginis in un abisso profondo almeno 50 milioni di anni luce, fa mostra di sé un concentrato di più di duemila galassie, noto come l’Ammasso della Vergine. Si tratta di innumerevoli galassie tutte legate gravitazionalmente e in particolare rotanti attorno a un’enorme galassia ellittica che è la principale fonte di attrazione: M87 individuata da Messier insieme ad altre dieci galassie entrate nel suo catalogo è quella che coi suoi 120.000 anni luce di diametro e di diverse migliaia di miliardi di masse solari, le tiene assieme tutte.

 

05 - Vergine (scienza)
La galassia ellittica M87, il cuore e il motore dell’Ammasso della Vergine.
Immagine: 1975, Kitt Peak National Observatory, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0102.html

 

Le altre galassie del catalogo di tipo ellittico sono M49, M59, M60 ed M89, mentre M84 ed M86 sono lenticolari, ovvero spirali senza braccia. Fra le spirali invece troviamo M58, M61, M90 e M104, quest’ultima la più famosa, nota come Galassia Sombrero per il curioso aspetto del capello messicano.

 

05 - Vergine (scienza)
Le galassie dell’Ammasso della Vergine contenute nel catalogo di Messier ordinate per morfologia: ellittiche (M49, M59, M60, M89), lenticolari (M84, M86), spirali (M58, M61, M90).
Immagine: NOAO, http://www.noao.edu/image_gallery/messier.html.

 

M104 ci si presenta di taglio e ciò che le dà la sembianza di un sombrero è il bulge estremamente pronunciato rispetto alle spirali comunemente osservate.

 

05 - Vergine (scienza)

M104, la galassia Sombrero.
Immagine: Todd Boroson/NOAO/AURA/NSF, http://www.noao.edu/image_gallery/html/im0583.html

 

Il bulge è la regione centrale del disco della spirale e si presenta come un rigonfiamento, che solitamente però non assume proporzioni tali da divenire il componente di spicco della spirale. Per il godimento estetico di chi osserva però questo è accaduto e, grazie alla sua magnitudine di 8,30, è un oggetto di profondo cielo alla portata anche dei telescopi amatoriali.

L’Ammasso della Vergine è il raggruppamento galattico più vicino alla Via Lattea, la quale vive anch’essa in un ammasso, il cosiddetto Gruppo Locale, formato da almeno una cinquantina di galassie, fra cui la Piccola e la Grande Nube di Magellano nell’emisfero australe. I due ammassi insieme ad altri vanno a formare il Super Ammasso della Vergine, così chiamato perché tenuto insieme dall’Ammasso della Vergine, il più numeroso e dunque il più potente gravitazionalmente.

 

Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano la Vergine sono l'Idra, la Bilancia, la Testa del Serpente, il Bootes, la Chioma di Berenice, il Leone, la Coppa e il Corvo.

 

05 - Vergine (scienza)

Le costellazioni confinanti con  la Vergine: Idra, Bilancia, Testa del Serpente, Bootes, Chioma di Berenice, Leone, Coppa e Corvo.
Immagine: www.stellarium.org

 

  


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