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CORVO

Corvus, Corvi

Crv

 

 

02 - Corvo (scienza)

La costellazione del Corvo e la sua rappresentazione mitologica.     
Immagine: www.stellarium.org

Sopra la coda dell’Idra, a est di Spica e prima della Coppa, brillano le stelle del Corvo, piccola costellazione di 184 gradi quadrati che la classificano al 70° posto per dimensione. Le sue stelle sono sei e formano un quadrilatero non particolarmente difficile da riconoscere grazie alla discreta luminosità che emanano. Gamma Corvi, la più luminosa con 2,55 magnitudini, è una gigante blu che manda i suoi raggi da una profondità di 165 anni luce, mentre Eta Corvi nonostante i suoi soli 59 anni luce si affaccia con appena 4,30 magnitudini, ovvero è cinque volte più fioca. Non c’è tuttavia da meravigliarsi perché si tratta di una stella nana, come il nostro Sole. Delta invece, di magnitudine 2,90, si può considerare come l’astro che porta in culminazione tutta la costellazione. Nel mese di maggio il transito avviene prima della mezzanotte, come si può vedere in tabella, mentre il Corvo inizia a far apparire le sue stelle sopra l’orizzonte per la prima volta nell'anno tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.

 

Transito o culminazione 1 MAG 15 MAG 31 MAG Altezza sull'orizzonte m
Delta 23.05 22.09 21.06 +29° 2,90

 

Durante la sua permanenza nel cielo notturno, il Corvo nasconde nelle sue profondità una coppia di galassie la cui eccessiva vicinanza le ha portate a scontrarsi e a iniziare una sorta di processo di fusione, quello che in gergo si chiama cannibalismo galattico. Si tratta di NGC 4038 e NGC 4039, ma sono più note col nome di Antenne, come le battezzò nel 1785 l’astronomo William Herschel che per primo le vide. L’immagine suggeriva in effetti una figura simile e oggi, grazie al Telescopio Spaziale Hubble, si è potuti entrare nel dettaglio di quella visione e osservare i nuclei quasi a contatto delle due galassie – nell’ordine, una spirale e una spirale barrata – insieme ai bracci dove l’ambiente è letteralmente sconvolto.

 

02 - Corvo (scienza)

Le galassie Antenne come le battezzò William Hesrchel nel 1785 e  in un dettaglio ripreso dal Telescopio Spaziale Hubble. Nel New General Catalogue la coppia è identificata dalle sigle NGC 4038 e NGC 4039.
Immagini: http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/1997/34/image/c/  e http://www.spacetelescope.org/images/potw1345a/

 

900 milioni di anni fa sono iniziati i primi fenomeni di interazione che, 300 milioni di anni dopo, si sono trasformati nello scontro vero e proprio, culminato infine nello scambio delle reciproche stelle dopo altrettanti milioni di anni. Da allora le due spirali si cedono i propri astri, strappandoseli a vicenda come mostra il lungo arco stellare che si è formato fra le due, mentre dalla collisione delle nubi di polvere e gas che permeano le due galassie, si accenderanno dei super ammassi di stelle, cioè dei gruppi numerosissimi di astri legati fra loro dalla gravità. Sono giovani ammassi globulari, dei quali tuttavia solo il 10% sopravvivrà oltre i primi 10 milioni di anni dalla loro genesi. I rimanenti saranno distrutti nello sconvolgimento che interessa tutto l’ambiente di NGC 4038 e NGC 4039.
Una cosa curiosa è che questo "divorarsi" a vicenda delle due galassie avviene proprio nella costellazione dell’uccello noto per cibarsi delle carogne, una coincidenza che per la regione celeste in cui avviene, non sembra invece per nulla casuale: la triade Idra-Corvo-Coppa legata al regno dell’oltretomba fa sentire la sua potenza sinistra fin negli abissi cosmici più profondi.

 

Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano il Corvo sono l'Idra, la Vergine e la Coppa.

 

02 - Corvo (scienza)

Le costellazioni confinanti con il Corvo: Idra, Vergine e Coppa.
Immagine: www.stellarium.org

 

 


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