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LEONE MINORE
Leo Minor, Leonis Minoris
LMi
La costellazione del Leone Minore e la sua rappresentazione artistica.
Immagine: www.stellarium.org
Come il Sestante, il Leone Minore è una creazione uscita dalla fantasia dell’astronomo polacco Johannes Hevelius e ne possiamo trovare la raffigurazione artistica nella sua Uranographia pubblicata nel 1690.
La costellazione del Leone Minore nell’Uranographia di Hevelius del 1690.
Immagine: www.atlascoelestis.com
Si tratta di una costellazione ancora più piccola del Sestante, con 232 gradi quadrati di area che la piazzano al 64° posto fra le 88 dei due emisferi. Le sue quattro stelle principali sono tutte di quarta magnitudine eccetto 46 LMi che dai suoi 98 anni luce di distanza, si affaccia con 3,75 magnitudini. D’altra parte se quelle stelle si fossero imposte sulla notte come quelle dei Gemelli o del Grande Carro, molto probabilmente avrebbero avuto dei padri antichi. Nel XV secolo invece 46, Beta, 21 e 10 Leonis Minoris erano ancora anonime e fu Hevelius che le mise sotto l’egida di una costellazione. Per la rappresentazione l’astronomo si ispirò forse alle due Orse che dominano appena sopra: come la costellazione con cui confina a nord – l’Orsa Maggiore – raffigura un animale e dello stesso vi è una riproduzione più in piccolo sulla calotta celeste, perché non immaginare che il vicino Leone avesse sopra di sé una sua miniatura? Detto fatto, ecco il Leone Minore.
Per la creazione del Leone Minore confinante col Leone, Hevelius si ispirò forse alla coppia Orsa Maggiore – Orsa Minore appena sopra.
Immagine: www.stellarium.org
Rintracciarlo però rimane un’impresa non da poco. Gli astri, appena accennati, si confondono con gli altri e l’unico riferimento è dato dal Grande Carro e da Regolo che insieme ci suggeriscono soltanto la zona dove dimorano le stelle del Leone Minore. Forse il metodo migliore per distinguere la costellazione è conoscere l’orario in cui culmina Beta LMi perché a quell’ora, rintracciando la Polare, basta scendere lungo la verticale di 38° per incontrare l’astro. Beta è il vertice di un triangolo piuttosto schiacciato i cui rimanenti vertici sono 46 e 21 LMi. Proseguendo da quest’ultima verso ovest, si approda su 10 LMi, completando così la costellazione.
Il Leone Minore occupa la zona celeste fra il Grande Carro e Regolo.
Immagine: www.stellarium.org
Il Leone Minore inizia a sorgere per la prima volta nell’anno all'inizio di agosto con la stella 10 e nel giro di poco più di due settimane anche la stella più occidentale, 46 LMi, ha la sua levata eliaca. Da quel momento la costellazione è visibile interamente e di fatto, grazie alle sue declinazioni molto settentrionali, lo è tutte le notti dell’anno, anche se non per tutta la notte come avviene per le costellazioni circumpolari.
In aprile il transito del Leone Minore avviene prima della mezzanotte come mostrato in tabella.
Transito o culminazione | 1 APR | 15 APR | 30 APR | Altezza sull'orizzonte | m |
10 LMi | 22.07 | 21.12 | 20.13 | +82° | 4,50 |
21 LMi | 22.40 | 21.45 | 20.46 | +80° | 4,45 |
Beta LMi | 23.01 | 22.06 | 21.07 | +82° | 4,60 |
46 LMi | 23.26 | 22.31 | 21.32 | +79° | 3,75 |
Nel Leone Minore non sono presenti oggetti del catalogo di Messier, tuttavia si trovano parecchie galassie del catalogo NGC.
Partendo da sud al momento del transito e andando in senso orario, le costellazioni che circondano il Leone Minore sono il Leone, l'Orsa Maggiore, la Lince e il Cancro.
Le costellazioni confinanti col Leone Minore: Leone, Orsa Maggiore, Lince e Cancro.
Immagine: www.stellarium.org
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