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Il Cielo di Gennaio 2020
in parole (panoramica)...
Sole | Luna | Pianeti | Costellazioni | Passaggi della ISS | Fenomeno del mese: 10 gennaio 2020: Eclissi lunare di penombra
... e in numeri (dati osservativi)
Sole | Luna | Pianeti | Calendario dei principali fenomeni celesti di gennaio 2020 | Passaggi della ISS
I dati si riferiscono alla latitudine di: Gli orari sono espressi in tempo civile locale. |
-- Immagine: www.heavens-above.com/ -- |
Panoramica
Sole
-- Immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Garan_Sunrise.jpg --
Il Sole anticipa la sua levata mediamente di 34 secondi ogni giorno così che all’alba del 15 gennaio abbiamo 4 minuti di luce in più rispetto all’1 e altri 13 il 31 rispetto al 15.
Complessivamente il 31 gennaio il Sole sorge 17 minuti prima rispetto al 1° gennaio.
-- Immagine: https://unsplash.com/photos/byqgHC0XFME, Photo by Jason Blackeye on Unsplash --
Il tramonto invece ritarda ogni giorno mediamente di 1 minuto e 14 secondi così che il 15 gennaio abbiamo 15 minuti in più di luce rispetto all’1 e altri 22 il 31 rispetto al 15.
Complessivamente, il 31 di gennaio il Sole tramonta 37 minuti dopo rispetto al 1° Gennaio.
Al termine dei 31 giorni del primo mese dell’anno, abbiamo 45 minuti in più di luce.
In particolare, la permanenza del Sole al di sopra dell’orizzonte è di 08h54m il 1° gennaio, di 09h13m il 15 gennaio e di 09h48m il 31.
Luna
Il ciclo lunare parte il 3 gennaio con la Luna al primo quarto; il 10 diventa piena, mentre il 17 si presenta all’ultimo quarto; chiude infine il mese come Luna nuova il 24.
Il 2 gennaio, la Luna illuminata per metà, è alla massima distanza dalla Terra, ovvero all’apogeo, mentre il 13 passa al perigeo, il punto della sua orbita più vicino a noi. Il 29 infine fa in tempo a tornare all’apogeo che, rispetto a quello di inizio mese, è più lontano di 811 km. I punti di massima e minima distanza della Luna dalla Terra infatti non assumono mai esattamente gli stessi valori. Il motivo si deve al fatto che l'orbita della Luna risente dell'effetto gravitazionale degli altri componenti del Sistema Solare, ma soprattutto del Sole che con la sua massa gigantesca che è quasi 29 milioni di volte più grande di quella della Luna, perturba l'orbita del nostro satellite più di tutti i pianeti, facendo sì che anche i punti di minima e massima distanza dalla Terra non cadano mai esattamente nella stessa posizione. I loro valori pertanto non sono costanti, ma oscillano a loro volta fra un massimo e un minimo.
Vediamo ora quali sono gli accostamenti più ravvicinati del nostro satellite a stelle e pianeti che danno luogo a congiunzioni, occultazioni o raggruppamenti.
Il primo appuntamento lo abbiamo il giorno 4, quando la Luna, che ha inaugurato da poco il primo quarto, culmina congiungendosi a Urano, 5° più a nord e anch’esso in fase di transito. L’accostamento avviene dunque proprio sul meridiano locale in direzione sud e per vederlo è necessario il telescopio o un binocolo perché Urano non è visibile a occhio nudo.
A partire dal 7 gennaio e fino al 20, il nostro satellite incontra le stelle. Il 7, la Luna ormai tondeggiante, si trova nel Toro e nel pomeriggio occulta l’ammasso aperto delle Iadi. Visto l’orario non è naturalmente possibile vedere l’occultazione, ma dopo il tramonto possiamo vedere la Luna ancora nei paraggi del gruppo stellare. Prima della mezzanotte sempre dello stesso giorno, riusciamo invece a osservare la congiunzione della Luna con la Gigante Rossa Aldebaran, la stella principale della costellazione a 65 anni luce da noi.
Il 10 gennaio, giorno di Luna piena, alla sera possiamo assistere a un’eclissi di penombra (v. Fenomeno del mese). E’ un fenomeno che se non viene pubblicizzato, passa molto probabilmente inosservato perché l’oscuramento pur essendo pressoché totale, avviene nel cono di penombra che attenua solo leggermente la luce della Luna. Ma proprio per questo, condizioni meteo permettendo, vale la pena osservarlo per sensibilizzare il nostro occhio a scenari di luce più sommessi. Il giorno successivo, l’11, la Luna si avvia a tramontare prima dell’alba nei pressi di Polluce, la stella più luminosa dei Gemelli che rimane 6° più a nord. Il 12 la Luna si trova invece nel Cancro dove poco prima di transitare verso l’una e mezza di notte, occulta l’ammasso aperto del Presepe (M44). L’ammasso rimane nascosto per tre ore dietro il disco della Luna e torna a mostrarsi dopo le quattro del mattino sbucando dal bordo occidentale. Il giorno seguente, 13 gennaio, la Luna si congiunge con Regolo, la stella principale del Leone che ha la particolarità di essere quasi appoggiata all’eclittica. Il suo nome in latino significa “piccolo re” e lo deve al fatto che, trovandosi sul piano vicino al quale orbitano i pianeti, questi periodicamente sfilano davanti alla stella come servitori che rendono omaggio al re. La Luna porta il suo omaggio a Regolo in pieno giorno, ma possiamo osservare la coppia ancora abbastanza vicina, o prima dell’alba del 13 gennaio a ovest o prima della mezzanotte dello stesso giorno a est. Nel cuore della notte del 17 gennaio, giorno in cui la Luna è all’ultimo quarto, tocca all’azzurra e lontana Spica, l’astro principale della Vergine a ben 260 anni luce da noi, mentre l’ultima congiunzione con le stelle avviene il giorno 20 quando la Luna poco prima del tramonto del Sole, passa nei pressi di Antares, la Supergigante Rossa dello Scorpione, ancora più lontana con i suoi 604 anni luce di distanza. L’evento non è visibile sia per l’orario diurno sia per il fatto che la Luna è ancora sotto l’orizzonte, ma si può osservare la coppia al mattino dopo le cinque prima che sorga il Sole.
In quell’occasione la stella e il satellite sono accompagnati anche da Marte così che si offre alla nostra vista un interessante raggruppamento in cui la congiungente Luna-Marte forma un angolo retto con la congiungente Marte-Antares. Sempre lo stesso giorno, il 20 gennaio, nelle ore che seguono il tramonto, la Luna si congiunge con Marte inaugurando la serie di congiunzioni con i pianeti. L’appuntamento con Marte non è visibile nel momento in cui si verifica, perché la coppia è già tramontata e lo stesso accade il 23 quando la Luna occulta Giove attorno alle tre del mattino. Giove peraltro risente ancora della congiunzione col Sole del 27 dicembre, per cui di fatto occorre attendere la fine del mese per iniziare a vederlo precedere il Sole nella sua levata. Per lo stesso motivo non possiamo vedere nemmeno la congiunzione con Saturno del 24 gennaio perché il pianeta è andato in congiunzione col Sole undici giorni prima.
-- Immagini: https://stellarium.org/it
Pianeti
-- Immagine: www.storiedelcielo.it --
I pianeti visibili a occhio nudo sono Venere, Marte, Giove, Saturno e Mercurio. Quest’ultimo però, essendo il più vicino al Sole, è distinguibile solo per breve tempo e, o durante il crepuscolo del mattino, quando precede l’alba del Sole, o durante quello serale quando segue la stella nel suo tramonto. Proprio per il fatto di essere in qualche modo immerso nella luce solare, non è un pianeta agevole da osservare e per la sua visione spesso si consiglia l’uso di uno strumento (binocolo o telescopio con filtro solare). Per questo motivo lo elenchiamo al termine della sezione insieme ai pianeti visibili al telescopio.
Per quanto riguarda la visibilità dei quattro pianeti principali, nel mese di gennaio dobbiamo accontentarci di vederne praticamente solo due, Venere e Marte. Venere è visibile sempre più a lungo dopo il tramonto del Sole sul versante occidentale, così come Marte che è sempre più protagonista del firmamento, ma prima dell’alba sull’orizzonte orientale. Quasi assente dalla scena celeste è Giove che dopo la congiunzione col Sole del 27 dicembre, inizia a mostrarsi a fine gennaio anticipando gradualmente la sua alba rispetto a quella del Sole. Del tutto assente è invece Saturno che con la nostra stella va in congiunzione il 13 gennaio. Lo rivedremo sul finire di febbraio quando come Giove, sorgerà un po’ prima del Sole.
Venere è la “stella” della sera e prolunga progressivamente la sua permanenza in cielo tramontando sempre più tardi. Mediamente in gennaio rimane sopra l’orizzonte per un paio d’ore. Venere si mostra distintamente a ovest dopo il tramonto del Sole nella costellazione del Capricorno, che abbandona l’11 quando entra in quella dell’Acquario. Gli appuntamenti che lo riguardano avvengono tutti fra il 27 e il 28 gennaio. Il 27 dopo il tramonto, muniti di telescopio, possiamo osservarlo appena sotto Nettuno col quale sta per andare in congiunzione, evento che si verifica poco dopo che la coppia è tramontata. L’osservazione di Venere al telescopio dà inoltre la possibilità di vedere il pianeta in fase calante col disco illuminato al 75%. Il giorno seguente, 29 gennaio, Venere va in congiunzione con la Luna al mattino, ma a quell’ora entrambi i corpi devono ancora sorgere, per cui dobbiamo attendere il tramonto del Sole per vedere il pianeta a ovest di una sottile falce di Luna che emerge dalla fase nuova. Sempre in quell’occasione, l’osservazione al telescopio, ci offre l’opportunità di osservare anche Nettuno che dà così luogo a un raggruppamento con la Luna e Venere (v. sezione Luna). La visione al telescopio restringe in realtà il campo, per cui non è possibile inquadrare l’intera triade, però basta spostarsi di poco per raggiungere gli altri due componenti. |
Marte è l’altro pianeta protagonista del firmamento che si mostra anch’esso come Venere, mediamente per un paio d’ore. Non brilla però di sera, ma verso mattina sull’orizzonte orientale che ha varcato da poco. Si trova nella costellazione della Bilancia che lascia l’8 gennaio per entrare nel breve tratto celeste formato dalle chele dello Scorpione. Lì rimane fino al 15 e poi si sposta negli ampi confini dell’Ofiuco stazionandovi per tutto il resto del mese. Ricordiamo che l’Ofiuco è una costellazione non annoverata fra quelle zodiacali, ma che di fatto è attraversata dall’eclittica nella sua parte meridionale. L’eclittica è l’orbita apparente del Sole ed è quella in prossimità della quale si muovono a loro volta i pianeti del Sistema Solare. Le costellazioni che fanno da sfondo all’eclittica costituiscono lo Zodiaco, che storicamente ne annovera dodici, lasciando fuori l’Ofiuco. Durante la sua permanenza in questa costellazione, Marte si trova nei paraggi di Antares, la Supergigante Rossa che domina la costellazione dello Scorpione, con la quale va in congiunzione il 17 poco prima delle cinque del mattino. Vale la pena cogliere l’occasione della presenza di Marte vicino a questa stella, perché Antares è considerata la rivale di Marte, come suggerisce la sua etimologia. Il motivo sta nel fatto che la stella può essere confusa col pianeta, perché con esso condivide non solo il colore, ma anche la posizione vicina all’eclittica, nonché la luminosità. Avere dunque Marte e Antares così vicini permette un confronto diretto dei due oggetti esteticamente così simili. Il 20 gennaio prima dell’alba anche la Luna sotto forma di sottile spicchio calante, raggiunge lo Scorpione dando luogo così a un raggruppamento dalla forma di triangolo retto con Marte e Antares (v. sezione Luna). Col pianeta la Luna va poi in congiunzione la sera dello stesso giorno, ma entrambi i corpi celesti sono già sotto l’orizzonte occidentale. Possiamo vederli ancora vicini il 21 un po’ prima che sorga il Sole. |
Giove si trova nel Sagittario, costellazione in cui si è trasferito a novembre, dopo aver trascorso quasi un anno nell’Ofiuco. Per gran parte del mese però dobbiamo rinunciare alla sua visione perché risente della congiunzione col Sole avvenuta il 27 dicembre, con l’effetto che i suoi orari di alba e tramonto sono ancora molto simili a quelli della nostra stella. Inizia a “distaccarsene” durante l’ultima settimana di gennaio, quando anticipa abbastanza la sua levata da iniziare a essere visibile nella luce crepuscolare dell’orizzonte est. L’unico appuntamento che lo riguarda è l’occultazione da parte della Luna, ormai quasi nuova, il giorno 23 durante la notte, ma entrambi i corpi celesti sono sotto l’orizzonte. |
Saturno è stabile nel Sagittario, la costellazione che il Sole sta attraversando dal 19 dicembre scorso. Ciò significa che se ci sono pianeti all’interno di quella costellazione, prima o poi vanno in congiunzione col Sole. Così è stato per Giove il 27 dicembre e ora tocca a Saturno il 13 gennaio. In questa configurazione, Saturno si trova per noi dietro la stella e i due corpi celesti passano sul meridiano insieme. In pratica il “mezzogiorno” del Sole è anche quello di Saturno. Il pianeta affiorerà gradualmente dall’orizzonte orientale nel giro di un mese prima dell’alba. Anche se non possiamo vederlo, Saturno va in congiunzione con la Luna lo stesso giorno in cui diventa nuova, ovvero il 24 gennaio nel cuore della notte. |
Dei restanti pianeti, osservabili solo al telescopio, Urano è stazionario nell’Ariete al confine con i Pesci e si lascia osservare da quando transita a sud fino a quando tramonta dopo la mezzanotte. Il 4 gennaio transita insieme alla Luna che ha inaugurato da poco il primo quarto e col satellite, che si trova 5° più sotto, va in congiunzione. Il 23 invece Urano va in quadratura orientale, ovvero in quella configurazione in cui la triade Terra-Sole-Urano si dispone ad angolo retto col Sole che naturalmente fa da “perno”. All’atto pratico, ciò significa che il pianeta è visibile prima della mezzanotte e in particolare culmina sei ore dopo il Sole. |
Nettuno infine si mantiene nella costellazione dell’Acquario e possiamo vederlo nella porzione sud-occidentale del firmamento, anch’esso dopo il tramonto del Sole fino a un po’ prima della mezzanotte. Il 27 gennaio va in congiunzione con Venere, ma l’evento non è possibile vederlo nel momento in cui si verifica, perché la coppia è già tramontata. Possiamo vedere i due pianeti approssimarsi alla congiunzione prima che tramontino, ma è necessario disporre di uno strumento perché Nettuno non è visibile a occhio nudo. A precedere i pianeti nel tramonto, poco sotto si staglia una sottile falce di Luna che gradualmente cresce. La sera seguente, 28 gennaio, la triade si trova vicina e al telescopio possiamo così assistere al raggruppamento formato dalla Luna, Venere e Nettuno. La visione al telescopio naturalmente restringe la scena, per cui non è possibile osservare insieme i tre corpi celesti, ma basta spostarsi di poco per raggiungerli.
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Mercurio è nel Sagittario dove rimane fino al 17 gennaio quando entra nel Capricorno e lì resta fino alla fine del mese. Essendo il Sagittario la costellazione che sta ospitando il Sole, anche Mercurio come Saturno fa in tempo a sperimentare la congiunzione con la stella, fenomeno che però, trattandosi di un pianeta interno all’orbita terrestre, prende il nome di congiunzione superiore. I termini congiunzione superiore e congiunzione infatti appartengono a due scenari diversi all’interno del Sistema Solare. Mentre Mercurio insieme a Venere fa parte dei cosiddetti pianeti interni o inferiori, Saturno e i rimanenti pianeti (Marte, Giove, Urano e Nettuno) appartengono invece a quelli esterni o superiori, dove per interni ed esterni è sottinteso “all’orbita della Terra”. Accade così che le configurazioni dei due tipi di pianeti con Sole e Terra sono diverse, perché un pianeta esterno ovviamente non potrà mai trovarsi fra la Terra e il Sole, così come uno interno non potrà mai trovarsi oltre l’orbita terrestre. In particolare quando i tre corpi celesti sono allineati, si dice che un pianeta interno può trovarsi in congiunzione superiore o inferiore col Sole, a seconda che il Sole si trovi al centro dell’allineamento piuttosto che sia il pianeta a occupare quella posizione, mentre un pianeta esterno si dice che si trova in congiunzione col Sole quando quest’ultimo si trova al centro dell’allineamento – come nel caso della congiunzione inferiore – mentre è in opposizione al Sole quando è la Terra al centro dell’allineamento. Durante il pomeriggio del 10 gennaio Mercurio va in congiunzione superiore col Sole e non è quindi possibile vederlo fino alla fine del mese, quando ricomincia a brillare sopra l’orizzonte occidentale poco prima di seguire il Sole nel suo tramonto. |
-- Immagini: https://stellarium.org/it/ | www.storiedelcielo.it -- |
Costellazioni
Le costellazioni che culminano in gennaio nella fascia oraria 21.00-24.00 sono il Toro, Orione, la Lepre e l'Auriga.
La mappa a inizio pagina rappresenta il cielo alle 23.00 del 15 Gennaio, mentre la figura a questa pagina mostra la simulazione del movimento della volta celeste dalle 23.00 dell’1 Gennaio alle 23.00 del 31.
-- Animazione ottenuta col SW Cartes du Ciel --
Passaggi della ISS
Nel mese di gennaio la Stazione Spaziale Internazionale passa sopra di noi durante le ore di buio 36 volte. I passaggi avvengono prima dell’alba fino al 12 gennaio e, dopo un periodo di invisibilità di circa una settimana, la ISS riappare il 19 dopo il tramonto. Ricordiamo inoltre che dal 20 luglio 2019 la Stazione ospita il nostro astronauta Luca Parmitano, che come italiano assume per la prima volta il ruolo di comandante della ISS. Luca è impegnato nella missione Beyond e come di consueto, cogliamo l’occasione per salutarlo e augurare a lui e al suo team un buon soggiorno nello spazio, oltre che naturalmente un buon lavoro. |
-- Immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Luca_Parmitano_EMU.jpg -- |
Fenomeno del mese: 10 gennaio 2020: Eclissi lunare di penombra
-- Immagine: www.storiedelcielo.it --
Vediamo allora cosa succede nel dettaglio al trascorrere delle ore del 10 gennaio:
17.26 Crepuscolo serale civile. Il Sole si trova 6° sotto l’orizzonte occidentale. La Luna è 6,5° sopra l’orizzonte orientale con magnitudine apparente -12,39.
18.09 Inizio dell’eclissi: la Luna entra nel cono di penombra.
20.09 Fase massima dell’eclissi di penombra: tutto il disco lunare è dentro il cono di penombra. La sua magnitudine apparente è di -12,38.
20.21 La Luna diventa piena.
22.10 Fine dell’eclissi. Tutto il disco lunare è uscito dal cono di penombra. La sua magnitudine apparente è di -12,40.
Dati osservativi
Sole
Immagine: www.media.inaf.it |
ORARI DI ALBA E TRAMONTO ALLA LATITUDINE DI BOLOGNA | ||||||||||||||||||||||||||||||
01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | |
MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | SAB | DOM | LUN | MAR | MER | GIO | VEN | |
Sorge | 07.55 | 07.55 | 07.55 | 07.55 | 07.55 | 07.55 | 07.54 | 07.54 | 07.54 | 07.54 | 07.53 | 07.53 | 07.52 | 07.52 | 07.51 | 07.51 | 07.50 | 07.50 | 07.49 | 07.48 | 07.48 | 07.47 | 07.46 | 07.45 | 07.44 | 07.43 | 07.42 | 07.41 | 07.40 | 07.39 | 07.38 |
Tramonta | 16.49 | 16.50 | 16.51 | 16.52 | 16.53 | 16.54 | 16.55 | 16.56 | 16.57 | 16.58 | 16.59 | 17.00 | 17.02 | 17.03 | 17.04 | 17.05 | 17.07 | 17.08 | 17.09 | 17.10 | 17.12 | 17.13 | 17.14 | 17.16 | 17.17 | 17.19 | 17.20 | 17.21 | 17.23 | 17.24 | 17.26 |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel -- |
Luna
Immagine: www.media.inaf.it |
FASI LUNARI | |||
Primo Quarto | Piena | Ultimo Quarto | Nuova | |
3 Gennaio | 10 Gennaio | 17 Gennaio | 24 Gennaio | |
Ora fase | 05.45 | 20.21 | 13.58 | 22.42 |
Sorge | 12.25 | 16.35 | Non sorge nelle 24 ore | 07.34 |
Tramonta | Non tramonta nelle 24 ore | 07.30 | 11.50 | 16.43 |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel -- |
Immagine: www.media.inaf.it |
PERIGEO E APOGEO LUNARI | ||
Apogeo | Perigeo | Apogeo | |
2 Gennaio |
13 Gennaio |
29 Gennaio |
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Ora | 02.30 | 21.20 | 22.28 |
Distanza | 404.578 km | 365.963 km | 40.389 km |
-- Fonte: astrosurf.com/cosmoweb –- |
Pianeti
VENERE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Gennaio |
15 Gennaio |
31 Gennaio |
Costellazione | Capricorno | Acquario | Acquario |
Sorge | 09.59 | 09.44 | 09.20 |
Transita | 14.49 | 15.00 | 15.07 |
Tramonta | 19.38 | 20.15 | 20.55 |
Magnitudine | -3,8 | -3,8 | -3,8 |
Diametro | 13,2" | 14,1" | 15,4" |
Percentuale illuminata | 82% | 78% | 73% |
Distanza dalla Terra al transito | 1,2747 UA | 1,1927 UA | 1,0922 UA |
AR ore 23.00 | 21h13m10,1s | 22h19m29,1s | 23h30m30,6s |
DE ore 23.00 | -18°00'22" | -12°05'35" | -04°09'43" |
Visibilità indicativa del pianeta | Per quasi due ore dopo il tramonto del Sole | Per due ore dopo il tramonto del Sole | Per due ore e mezza dopo il tramonto del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel -- |
MARTE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Gennaio |
15 Gennaio |
31 Gennaio |
Costellazione | Bilancia | Ofiuco | Ofiuco |
Sorge | 04.40 | 04.34 | 04.24 |
Transita | 09.22 | 09.06 | 08.50 |
Tramonta | 14.03 | 13.39 | 13.15 |
Magnitudine | 1,6 | 1,5 | 1,4 |
Diametro | 4,3" | 4,5" | 4,8" |
Percentuale illuminata | 96% | 95% | 93% |
Distanza dalla Terra al transito | 2,1820 UA | 2,0783 UA | 1,9535 UA |
AR ore 23.00 | 15h46m19,8s | 16h25m50,6s | 17h12m26,3s |
DE ore 23.00 | -19°31'49" | -21°28'03" | -22°58'32" |
Visibilità indicativa del pianeta | Per due ore prima dell’alba del Sole | Per due ore prima dell’alba del Sole | Per due ore prima dell’alba del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel -- |
GIOVE -- Immagine: www.heavens-above.com -- |
1 Gennaio |
15 Gennaio |
31 Gennaio |
Costellazione | Sagittario | Sagittario | Sagittario |
Sorge | 07.40 | 06.58 | 06.09 |
Transita | 12.04 | 11.23 | 10.35 |
Tramonta | 16.28 | 15.48 | 15.02 |
Magnitudine | -1,8 | -1,9 | -1,9 |
Diametro | 31,7" | 31,9" | 32,5" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 6,2083 UA | 6,1675 UA | 6,0711 UA |
AR ore 23.00 | 18h28m47,2s | 18h42m42,1s | 18h58m07,2s |
DE ore 23.00 | -23°11'04" | -23°00'29" | -22°43'25" |
Visibilità indicativa del pianeta | Non visibile | Non visibile | Per un’ora prima dell’alba del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel -- |
SATURNO -- Immagine: www.gizarastro.it/Immagini.html -- |
1 Gennaio |
15 Gennaio |
31 Gennaio |
Costellazione | Sagittario | Sagittario | Sagittario |
Sorge | 08.35 | 07.46 | 06.49 |
Transita | 13.07 | 12.19 | 11.24 |
Tramonta | 17.39 | 16.52 | 15.58 |
Magnitudine | 1,4 | 1,4 | 1,4 |
Diametro | 15,2" | 15,1" | 15,2" |
Percentuale illuminata | 100% | 100% | 100% |
Distanza dalla Terra al transito | 10,9980 UA | 11,0160 UA | 10,9744 UA |
AR ore 23.00 | 19h31m46,4s | 19h38m48,3s | 19h46m45,4s |
DE ore 23.00 | -21°42'40" | -21°27'43" | -21°09'26" |
Visibilità indicativa del pianeta | Non visibile | Non visibile | Per pochi minuti prima dell’alba del Sole |
-- Dati ottenuti col SW Cartes du Ciel -- |
Calendario dei principali fenomeni celesti di gennaio 2020
GIORNO | ORA | EVENTO |
2 | 02.30 | Luna all'apogeo (404.578 km) |
3 | 05.45 | Luna al primo quarto |
4 | 19.23 | Congiunzione Luna – Urano 5,2°S |
5 | 10.41 | Terra al perielio 0,983246 UA (147 milioni di km) |
7 | 15.36 | Congiunzione Luna –Iadi (Delta Tau) (occultazione) 0,5°N. Coppia visibile dopo il tramonto. |
7 | 23.07 | Congiunzione Luna – Aldebaran 2,7°N |
10 | 16.01 | Mercurio in congiunzione superiore |
10 | 20.10 | Eclissi lunare di penombra |
10 | 20.21 | Luna piena |
11 | 04.59 | Congiunzione Luna – Polluce 5,9°S |
12 | 01.17 | Congiunzione Luna – Ammasso del Presepe (M44) 0,6°N (occultazione) |
13 | 13.30 | Congiunzione Luna – Regolo 2,9°N. Coppia visibile prima dell’alba o prima della mezzanotte. |
13 | 15.24 | Saturno in congiunzione col Sole |
13 | 21.20 | Luna al perigeo (365.963 km) |
17 | 03.43 | Congiunzione Luna – Spica 7,2°N |
17 | 04.55 | Congiunzione Marte – Antares 4,8°N |
17 | 13.58 | Luna all’ultimo quarto |
20 | 05.00 | Raggruppamento Luna, Marte, Antares |
20 | 16.46 | Congiunzione Luna – Antares 6,6°N. Coppia visibile prima dell’alba. |
20 | 20.25 | Congiunzione Luna – Marte 1,8°N. Coppia visibile prima dell'alba. |
23 | 02.44 | Congiunzione Luna – Giove (occultazione) 0,8°S. Non visibile. |
23 | 07.54 | Urano in quadratura orientale |
24 | 02.00 | Congiunzione Luna – Saturno 1,9°S. Non visibile. |
24 | 22.42 | Luna nuova |
27 | 20.24 | Congiunzione Venere – Nettuno 0,1°S. Coppia visibile dopo il tramonto. |
28 | 07.08 | Congiunzione Luna – Venere 4,9°S. Coppia visibile dopo il tramonto. |
28 | 19.00 | Raggruppamento Luna, Venere, Nettuno |
28 | 22.28 | Luna all’apogeo (405.389 km) |
-- fonte: astrosurf.com/cosmoweb | storiedelcielo.it – |
Passaggi della ISS
In tabella si segnalano i passaggi della ISS per fasce orarie di un'ora. |
Immagine: http://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/assembly/ndxpage1.html |
Fascia oraria | PASSAGGI DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE (ISS) | ||||||||||||||||||||||||||||||
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05.15-06.15 | ISS | - | ISS | - | ISS | - | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
06.15-07.15 | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | - | ISS | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
17.45-18.45 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | - | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS | ISS |
18.45-19.45 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ISS | ISS | ISS | ISS | - | ISS | - | ISS | - | ISS | - | ISS | - |
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